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La Tunisia è un porto sicuro, con buona pace delle Ong

Il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del Tar: la Tunisia è un porto sicuro. L’Italia continuerà senza tregua la sua battaglia contro i trafficanti di esseri umani

Il governo italiano lo ha sempre sostenuto: la Tunisia è un porto sicuro. Adesso, anche il Consiglio di Stato lo conferma, mettendo così la parola fine ai tentativi strampalati delle Organizzazioni non governative di bloccare l’azione del governo Meloni contro i trafficanti di esseri umani. Ora l’Italia può finalmente fornire le sei motovedette alla Tunisia per aiutare la loro Guardia costiera nel contrasto agli scafisti.

La sentenza del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato, mette la parola fine alla situazione di sicurezza in Tunisia: è un porto sicuro, come ha sempre sostenuto lo Stato italiano. Punto. Le Ong e la sinistra hanno tentato di bloccare l’invio di sei motovedette da parte dell’Italia alla Tunisia, strumento importante per aiutare la loro Guardia costiera nel contrasto agli scafisti, invocando norme che – come ha evidenziato il Consiglio di Stato – non sono applicabili in questo caso.

La nostra Guardia di Finanza, sarà adesso “incaricata di supportare le autorità tunisine, compreso quel che concerne le attività di addestramento degli equipaggi in mare, la consulenza, l’assistenza, la formazione e il tutoraggio del personale per una corretta ed efficiente gestione della flotta”, ma non solo, l’intervento delle nostre Forze dell’Ordine aiuterà “ad aumentare i livelli di tutela e salvaguardia dei migranti in mare, tanto più necessari dopo l’istituzione della zona di ricerca e soccorso nel mare della Tunisia”.

La Tunisia è un porto sicuro, se ne facciano una ragione le Ong

Ong e sinistra varia hanno provato ad impedire che l’Italia potesse fornire il suo supporto operativo alla Guardia costiera della Tunisia. L’invio delle sei motovedette da parte del nostro Stato, infatti, consentirà alla Tunisia di rafforzare e continuare a presidiare, ancora di più, le loro coste.

L’Italia continuare la sua battaglia senza tregua contro gli scafisti, criminali senza scrupoli che si arricchiscono sulla pelle dei disperati. Non ci fermeranno. Andremo avanti, con ogni mezzo necessario, anche con la collaborazione della Tunisia, a combattere i trafficanti di esseri umani.