A Torino tentato assalto all’evento di Forza Italia: feriti 2 agenti. A Milano il presidente dei palestinesi in Italia Hannoun difende le violenze di Hamas: ecco il volto delle manifestazioni
Ancora piazze pro pal, ancora scontri con le Forze dell’Ordine, ancora giustificazionismi delle violenze di Hamas, ancora accuse inaccettabili contro il Governo. Nonostante i passi avanti verso la pace in Medio Oriente, grazie al Piano varato da Trump e che vede l’Italia tra i principali sostenitori, c’è ancora chi coglie l’occasione per usare la complessa e delicata vicenda di Gaza come pretesto per commettere atti violenti.
Ormai a ritmo settimanale si ripetono manifestazioni e cortei che per certi versi giustificano Hamas e che spesso finiscono in scontri contro Polizia e Carabinieri. Gli ultimi due casi nello scorso fine settimana, a Torino e a Milano.
Scontri a Torino: volevano arrivare all’evento di Forza Italia
A Torino la manifestazione pro pal formata dai collettivi, dai sindacati di base, da rifondazione comunista e da potere al popolo è scaturita nell’ennesimo contro con gli agenti di Polizia. Le premesse c’erano tutte, sin dallo slogan del corteo: “Blocchiamo i ministri della guerra del governo Meloni”. Accuse intollerabili ribadite ribadito nello striscione esposto: “Cacciamo i ministri del genocidio”.
Ministri che si trovavano a Torino per un evento di Forza Italia. I soliti violenti hanno tentato di raggiungere il Teatro Carignano, sede dell’evento. Nel percorso sono stati bloccati dalle Forze dell’Ordine a cui i circa 300 manifestanti hanno lanciato bottiglie e fumogeni ferendo 2 agenti.
A Milano i manifestanti pro Hamas: “La rivoluzione ha fatto il suo compito”
Mentre a Torino i manifestanti hanno cercato di assaltare l’evento di Forza Italia scontrandosi con le Forze dell’Ordine, a Milano i manifestanti hanno applaudito al nome di Mohammad Hannoun, Presidente dell’Associazione dei palestinesi che aveva già giustificato le uccisioni di Hamas dopo la tregua, ma che non ha perso occasione per ribadirlo.
Durante la manifestazione, infatti, non potendovi partecipare fisicamente a causa di un Daspo ha preso la parola in collegamento. Prima ha negato le affermazioni che lo vedevano supportare le uccisioni di Hamas, salvo poi tornare nuovamente sui suoi passi dicendo che “Tutte le rivoluzioni hanno commesso processi rivoluzionari nei confronti dei collaborazionisti.
Anche la nostra rivoluzione palestinese parla chiaro di questo. Io non giustifico ma la rivoluzione ha fatto il suo compito”. Parole inequivocabili, e inaccettabili. Ma che non stupiscono più di tanto, visto che a pronunciarle è colui che più volte ha difeso atti di violenza commessi da pro pal in Europa.


