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Le improbabili candidature del Pd

Nuovo flop candidati per il Partito Democratico per le liste per le europee: nemmeno Ilaria Salis accetta la proposta di candidatura, adesso il Pd punta tutto su Berizzi

In relazione alla candidatura di Ilaria Salis nelle liste del Partito democratico per le elezioni europee, Elly Schlein ha dichiarato a Porta a Porta: “ho letto elucubrazioni su trattative: non c’è nessuna trattativa”, ma viene spontaneo chiedersi chi dei due abbia deciso di porre fine a questa trattativa per la candidatura: il Pd o la Salis? Secondo quanto ricostruito da alcuni quotidiani, l’ipotesi più accreditata è che sia stata proprio la Salis a rifiutarsi di candidarsi nelle liste del Pd. Infatti, adesso, pare che stiano sperando nella candidatura di Berizzi, giornalista di Repubblica. Un film già visto con le elezioni in Basilicata…

Elly Schlein e la corte a Ilaria Salis

Secondo quanto ricostruito da il Foglio, il segretario del Partito Democratico Elly Schlein voleva candidare alle europee Ilaria Salis – detenuta in Ungheria da 13 mesi con l’accusa di aver aggredito almeno due persone che hanno riportato lesioni potenzialmente mortali – nelle liste del suo partito, a quanto pare, però, senza che la Salis lo sapesse. Trattative che Schlein ha gestito malissimo, forse anche per l’imbarazzo nel suo partito della possibile candidatura della Salis.

“La svolta è arrivata ieri prima di pranzo quando Elly Schlein ha incontrato il padre dell’insegnante italiana reclusa da 13 mesi in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due militanti di estrema destra. La segretaria del Pd – all’oscuro di tutto il partito che non l’ha presa benissimo – ha visto Roberto Salis, che il giorno prima si era sfogato con il Foglio per come era stata male gestita la faccenda della candidatura della figlia, lasciata in pasto alle correnti dem senza nemmeno una telefonata di sondaggio da parte della segretaria. La quale alla fine ha battuto un colpo…”, riporta il quotidiano il Foglio.

No dei Salis a Schelin “è per metodo, ma anche per merito”

“Durante l’incontro, come raccontano diverse fonti, Roberto Salis ha tolto dal campo la candidatura di Ilaria. Per una questione di metodo, ma anche pare di merito. In quanto la donna, che viene dai movimenti di estrema sinistra, non avrebbe in animo di correre da indipendente con la casacca del Pd, partito che non la rappresenta. E comunque in serata Schlein è stata costretta a fare retromarcia, in maniera abbastanza clamorosa…”, ecco il retroscena svelato dal Foglio.

Perché Schlein voleva candidare la Salis?

“Ho voluto incontrare il padre per discutere su come possiamo aiutare a togliere Ilaria dalla situazione inaccettabile in cui si trova”, queste le parole di Elly Schlein che fanno riflettere sulle motivazioni di questa candidatura.

Neanche all’interno del Pd pare che siano tutti a favore di questa candidatura, ma ormai è stata la stessa Salis a chiudere il tavolo dell’ipotetica candidatura con un “no” al Pd. Assisteremo ad un nuovo caso Basilicata? Chissà…

In cerca di candidati come per la Basilicata: la tradizione del Pd non finisce

Dopo il nome di Ilaria Salis Schlein continuano le ricerche di candidati per le europee nel Pd: adesso pare stiano puntando tutto su Paolo Berizzi, giornalista del quotidiano La Repubblica e possibile candidato per il Nord Est. Ma oltre a lui i nomi in questi giorni si susseguono: Tarquinio, Strada ed Annunziata, solo per citarne alcuni.

Siamo abituati ad una completa indecisione su chi candidare: il Pd non vuole scegliere e, quindi, prova a prendere tutti, come d’altronde abbiamo già avuto la possibilità di vedere in Basilicata, dove i nomi dei candidati governatori di regione si sono susseguiti non facendo capire niente agli elettori e, forse, neanche a coloro che dovevano decidere chi candidare.