L’atto eroico di Domenico Zorzino: ha sacrificato la sua vita nel tentativo di salvarne un’altra
Ha visto un’auto galleggiare nel canale Gorzone e non ha esitato a gettarsi nell’acqua torbida e gelida per salvare il guidatore bloccato nell’abitacolo. Un gesto eroico che è costato la vita a Domenico Zorzino, 50enne di Anguillara Veneta, assistente capo della Polizia in servizio presso il Reparto prevenzione crimine del Veneto. Il corpo del poliziotto è stato ritrovato sul fondale del canale, a pochi metri dal luogo dell’incidente. Tra le sue braccia quello di Valerio Buoso, l’anziano alla guida dell’auto finita nel Gorzone. Zorzino, che stava facendo jogging, ha subito chiamato i soccorsi ma avendo compreso che il guidatore era incastrato nella macchina e che sarebbe affondato al suo interno, non ha perso tempo e si è buttato in acqua per salvarlo.
Tentativo purtroppo vano: sia il poliziotto che il suo anziano concittadino hanno trovato la morte nel canale. Un atto dettato dalla generosità, dall’altruismo, dal senso civico: qualità che contraddistinguono le donne e gli uomini che indossano la divisa con il tricolore (qui il recente arresto compiuto da una coppia di Carabinieri fuori servizio). Un uomo dello Stato al servizio della comunità che ha sacrificato la sua vita nel tentativo di salvarne un’altra: questo è Domenico Zorzino. Non un atto dovuto, il suo, ma uno straordinario esempio di dedizione verso il prossimo, a difesa di tutti i cittadini. “Esserci sempre” è il motto della Polizia di Stato. Zorzino l’ha onorato fino all’estremo sacrificio. Ai suoi cari la mia vicinanza e il mio cordoglio. Alla Polizia, così come ai Vigili del Fuoco che hanno prestato per ore i soccorsi, il ringraziamento per quello che quotidianamente fanno per la comunità.