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Addio a Sir Roger Scruton, il Gigante del pensiero conservatore

Addio al filosofo britannico Sir Roger Scruton, scomparso a 75 anni dopo una lunga malattia. Era il principale interprete al mondo del pensiero conservatore.

Più volte consigliere dei governi conservatori britannici ed editorialista del Times, ha scritto oltre 50 libri su filosofia, arte, musica, politica, letteratura, cultura, sessualità, e religione.

Ha scritto anche alcuni romanzi e due opere liriche. E’ stato Curatore, dal 1982 al 2001, della Salisbury Review, una rivista politica conservatrice, ed è considerato uno dei filosofi più influenti.

Dopo un periodo di ribellione durante il quale si era avvicinato al Sessantotto studentesco, Scruton è stato per oltre 20 anni docente e professore di estetica al Birkbeck College, presso l’Università di Londra, e in seguito ha ricoperto varie altre cariche accademiche.

Concepiva il conservatorismo non come un arroccarsi in difesa del passato e del presente ma come la giusta consapevolezza che solo a partire dalla tradizione, dalla riserva di cultura e sapienza umana in essa riposta, si possano far propri i cambiamenti e le novità della storia umana.

I concetti-guida di Scruton erano quelli classici del pensiero conservatore, i pilastri su cui ai suoi occhi si è costruita la civiltà occidentale: Dio, la Patria, la Famiglia.

Scruton ha raccolto molte critiche per alcune sue controverse posizioni, come quella su islamofobia e immigrazione. Negli ultimi anni aveva lavorato alla rigorosa difesa della nostra civiltà. Prima della caduta del Muro di Berlino aveva aiutato i dissidenti nei paesi dell’ex blocco sovietico e per questo era molto stimato in Repubblica Ceca e Ungheria.

La sua fama aveva raggiunto un pubblico vasto, soprattutto in Gran Bretagna, anche grazie all’uso accorto che egli ha saputo fare dei mezzi di comunicazione di massa, intervenendo sui temi di attualità in tv, sui giornali e sul suo seguitissimo sito.

Interessante il ricordo di Scruton del presidente di Nazione Futura e della Fondazione Tatarella, Francesco Giubilei (GUARDA QUI).