Difendere i confini nazionali non è reato
Sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio: sono questi i delitti per i quali è stato processato il Ministro dell’Interno (all’epoca dei fatti) Matteo Salvini nel processo Open Arms. Un processo politico e ideologico durato più di tre anni e concluso, per fortuna, con un’assoluzione piena: il fatto non sussiste. Difendere i confini, contrastare gli scafisti e l’immigrazione clandestina non sono crimini.
Combattere gli scafisti è un dovere verso la Nazione
Combattere il traffico degli esseri umani è un dovere verso la Nazione che continueremo ad adempiere nel pieno rispetto del mandato ricevuto dai cittadini. Siamo felici per l’assoluzione di Matteo Salvini. È l’ennesimo schiaffo alla sinistra che ha provato ad attaccarci in qualsiasi modo, anche attraverso processi chiaramente ideologici: ma, anche stavolta, gli è andata male.
Il processo Open Arms: i Pm chiesero 6 anni per Salvini
Nell’aula bunker di Palermo, dove si è svolto il processo Open Arms – che ha visto imputato Matteo Salvini, all’epoca dei fatti ministro dell’Interno – i giudici hanno pronunciato parole inequivocabili: “Assolto perché il fatto non sussiste”. Insomma, dopo anni di processo ideologico (ed anche mediatico), per fortuna Matteo Salvini è stato assolto da tutte le accuse a suo carico. Ed è stato assolto con la formula più piena.
Le accuse a suo carico erano di sequestro di persona e di rifiuto di atti d’ufficio, per il sol fatto di avere impedito l’attracco della ong spagnola Open Arms nel 2019. Fatti per i quali i Pm chiesero 6 anni di reclusione accusando Salvini di “aver sequestrato i 147 migranti a bordo dell’Open Arms”.
Assoluzione con formula piena per Salvini, e la sinistra rosica
Aver processato un Ministro che ha fatto solamente il suo lavoro, facendo scelte nell’interesse esclusivo dell’Italia e, per di più, dichiarate in campagna elettorale, motivo per il quale è stato votato, è un pericoloso atto senza precedenti nella storia della Repubblica.
Abbiamo sempre appoggiato Matteo Salvini in questa lunga causa che lo ha attanagliato dal 2019. È stato finalmente sancito un principio fondamentale che da sempre sosteniamo: difendere i confini italiani non può essere considerato un crimine. Annichilita la sinistra che ancora una volta ha sperato nella scorciatoia giudiziaria ma che, anche oggi, è rimasta delusa.
Meloni: “Difendere i confini italiani non può essere crimine”
“Difendere i confini italiani non può essere mai un crimine. Una grande notizia l’assoluzione di Matteo Salvini. Proseguiamo insieme, con tenacia e determinazione, per combattere l’immigrazione illegale, il traffico di esseri umani e difendere la sovranità nazionale”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in merito alla sentenza che stabilisce l’assoluzione di Matteo Salvini.