L’occupazione cresce e non si ferma, ad ottobre 47 mila nuovi lavoratori

Mentre l’occupazione continua a crescere raggiungendo la cifra di 24 milioni e 92mila occupati, scende la disoccupazione, in particolare tra i giovani

L’Italia è in salute e i dati dell’Istat lo dimostrano. Continua il nostro impegno per la Nazione. I risultati che il governo Meloni sta ottenendo grazie alle sue politiche sono molto importanti. Grazie ai grandi investimenti che abbiamo fatto, la disoccupazione giovanile è diminuita, mentre è aumentata l’occupazione arrivando ai massimi storici.

47mila nuovi lavoratori ad ottobre

Attestano i dati Istat che a ottobre 2024 il numero di occupati torna a crescere (+47mila unità), attestandosi a 24 milioni 92mila. L’aumento coinvolge i dipendenti permanenti – che salgono a 16 milioni 210mila – e gli autonomi, pari a 5 milioni 158mila; i dipendenti a termine scendono a 2 milioni 724mila.

Anche la crescita dell’occupazione che si registra rispetto a ottobre 2023 (+363mila occupati) è sintesi dell’aumento tra i dipendenti permanenti (+449mila) e tra gli autonomi (+127mila) e del calo tra i dipendenti a termine (-212mila). Su base mensile, il tasso di occupazione sale al 62,5%, quello di inattività al 33,6%.

Scende la disoccupazione

E il tasso di disoccupazione continua a diminuire. Nel mese di ottobre le persone in cerca di lavoro sono diminuite del 3,8% che, in numeri assoluti, si traduce in 58mila persone. Il tasso di disoccupazione è arrivato così al 5,8% segnando una diminuzione dello 0,2%. Per quanto riguarda i giovani, invece, il tasso di disoccupazione è diminuito dell’1,1% arrivando al 17,7%.

Più occupati rispetto al 2023

Mettendo a confronto i dati dell’Istat si rileva che, rispetto allo stesso periodo del 2023, nel mese di ottobre 2024 ci sono stati 363mila occupati in più, ovvero un aumento dell’1,5% Su base trimestrale, invece, è stato rilevato un aumento dello 0,5%, ovvero 121mila lavoratori in più rispetto al trimestre precedente: maggio-luglio. Infine, il tasso di occupazione dal 2023 al 2024 è aumentato dello 0,6%.