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Stop al Nutri-score: Fratelli d’Italia ferma il “semaforo” che danneggia Made in Italy e dieta mediterranea

La Camera dei Deputati ha approvato la mozione di Fratelli d’Italia contro il “Nutri-Score”, il sistema di etichettatura a “semaforo” dei prodotti agroalimentari di proprietà di un’agenzia del governo francese, pensato per danneggiare il Made in Italy. L’atto impegna il governo alla promozione e alla tutela dei prodotti alimentari italiani

Fratelli d’Italia si era fatto sentire questa mattina portando in piazza le eccellenze italiane in un flash-mob davanti a Montecitorio per dire “no” al sistema inventato dai francesi, e a difesa delle eccellenze italiane.

L’anguilla marinata di Comacchio, il salame di Leonessa, il vino dell’Oltre, biscotti krumiri di Novara, la passata di pomodoro piemontese bio portati in piazza per simboleggiare la battaglia.

Giorgia Meloni aveva annunciato proprio la presentazione della mozione per impegnare il governo ad andare in Europa a vietare che il Nutri-score entri in vigore nelle nazioni dell’Unione, sfidando il Parlamento a votare a difesa dei prodotti italiani.

“La difesa della nostra Patria passa anche per la difesa dei nostri prodotti, richiesti e invidiati da tutto il mondo. Ora il Governo si faccia sentire con gli euroburocrati di Bruxelles“, ha sottolineato Meloni dopo l’approvazione dell’atto.

Secondo il testo approvato “Il governo dovrà, invece, a sostenere in sede europea “un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari idoneo a rilanciare la fondamentale esigenza di diffondere la dieta mediterranea, riconosciuta a livello mondiale dall’Unesco come bene immateriale transnazionale”, oltre a “integrare la proposta italiana di un’etichettatura ‘a batteria’ per gli alimenti con un richiamo visivo alla dieta mediterranea“.

Infine, il governo dovrà “promuovere, sia in sede europea che internazionale e globale, il riconoscimento dell’importanza delle specificità alimentari a marchio dop e igp ed il loro profondo valore culturale, oltre che alimentare, promuovendo etichettature specifiche che valorizzino tali prodotti e li escludano o li esentino dall’obbligo di adottare sistemi che non li distinguono da qualsiasi altro prodotto alimentare privo delle caratteristiche peculiari e irripetibili che li contrassegnano”, e “monitorare il mercato nazionale ed europeo adottando le iniziative di competenza affinché le pratiche di scontistica dei prodotti, che riportano in etichetta il colore verde, siano vietate come pratica sleale”.