Regionali, Fratelli d’Italia continua a crescere

Il tentativo di spallata, il 5 a 1 che aveva già annunciato avere in tasca la sinistra, non c’è stato: considerando la Valle D’Aosta è finita 3 a 3

Ogni elezione regionale è un voto locale, non abbiamo mai voluto dare una visione nazionale ai voti regionali e come abbiamo sempre detto il voto sul governo arriverà alla fine del mandato parlamentare quando richiederemo un voto sul governo per le prossime elezioni politiche. La sinistra fa sorridere: quando perdono è un voto locale, quando vincono diventa un voto nazionale. Ci vuole un po’ anche di coerenza nel fare commenti.

Meloni: “Un ringraziamento a tutti i candidati, uomini e donne del centrodestra”

“Alberto Stefani sarà il nuovo Presidente della Regione Veneto. Una vittoria frutto del lavoro, della credibilità e della serietà della nostra coalizione. A lui vanno i miei complimenti e i migliori auguri per le sfide che lo attendono. Congratulazioni anche ad Antonio Decaro in Puglia e a Roberto Fico in Campania per la loro elezione. Che possano svolgere al meglio il loro mandato, nell’interesse dei cittadini che andranno a rappresentare.

Un ringraziamento a Edmondo Cirielli, a Luigi Lobuono, a tutti i candidati e a tutti gli uomini e le donne del centrodestra che si sono impegnati in questa tornata elettorale”, così il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato i risultati delle elezioni regionali in Veneto, Puglia e Campania.

Continua la crescita di Fratelli d’Italia

Il confronto di Fratelli d’Italia e delle elezioni bisogna farlo con le elezioni regionali precedenti. Fratelli d’Italia in tutte le elezioni regionali continua a crescere. Fratelli d’Italia ha fatto un ottimo risultato, siamo soddisfatti del risultato, ovviamente si può sempre fare meglio, faremo l’analisi dove si può migliorare.

In Campania ovviamente bisogna sommare anche la lista Civica Cirielli che di fatto è un’altra lista di Fratelli d’Italia. Quindi i dati nel suo complesso sono dei dati importanti anche di crescita per Fratelli d’Italia. Dà anche la serenità che se Fratelli d’Italia avesse fatto un risultato nettissimo con gli alleati più bassi sarebbero stati tutti a commentare, “ecco Fratelli d’Italia mangia gli alleati”, invece non è così.

Nessuno scossone evocato dalla sinistra

Se guardiamo nel complesso le elezioni regionali vediamo che il tentativo di spallata, il 5 a 1 che aveva già annunciato avere in tasca la sinistra, non c’è stato. È finita 3 a 3 se consideriamo anche la Val d’Aosta, il Pd era maggioranza, ora sta all’opposizione. Non c’è stato lo scossone e la spallata che tutte le volte la sinistra evoca.

Una riforma per la stabilità della Nazione

L’Italia sta godendo in questo momento non soltanto di un buon governo, secondo me, ma anche di una stabilità politica, una stabilità politica che è frutto sicuramente della compattezza del centrodestra, ma anche di una divisione che c’era stata alle scorse elezioni politiche all’interno di quello che oggi viene detto come il campo largo.

Se dovessimo votare oggi non ci sarebbe la stessa stabilità politica, né in caso di vittoria al centrodestra, né in caso di vittoria al centrosinistra. Noi crediamo, a prescindere dai singoli voti, delle singole regioni o dei singoli momenti o dei singoli sondaggi, che sia utile questa stabilità politica alla Nazione. È una riflessione che abbiamo fatto, anche con le riforme istituzionali, con il Premierato che abbiamo proposto e che porteremo avanti, ma al tempo stesso c’è anche una riflessione che viene fatta sulla legge elettorale.

Da questo punto di vista non ci sono dei dogmi, ma faremo un confronto sereno perché crediamo che questa stabilità serva alla Nazione. Lo vediamo dai dati economici, che sicuramente sono buoni, perché il governo è un ottimo governo, ma sono buoni anche i dati dei grandi mercati, della stabilità economica. Vediamo lo spread, che è molto basso, vediamo anche le agenzie di rating, che sicuramente sono un premio al governo Meloni, ma sono anche una conseguenza della stabilità politica.

Quindi noi vorremmo lasciare questa stabilità politica, a prescindere da chi vince le elezioni. Se le dovesse vincere il campo largo saremmo pronti a fare serenamente opposizione. Se dovessimo vincerle noi saremmo pronti e sereni a continuare a governare l’Italia. Ma crediamo che l’instabilità dei governi e delle maggioranze che cambiano continuamente non serva all’Italia.