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Droga, la sentenza: illegale anche la vendita nei cannabis shop

Le motivazioni depositate ieri dalla Cassazione nella sentenza delle Sezioni Unite sui cannabis shop non lascia dubbi: è illegale vendere la canapa anche a basso contenuto.

La Cassazione sancisce il divieto di commercializzazione de “i derivati della canapa sativa e, in particolare, di foglie, inflorescenze, olio, resina, ottenuti dalla coltivazione della predetta varietà di canapa, anche a fronte di un basso contenuto di Thc”.

“Questa è la notizia che noi di Fratelli d’Italia aspettavamo da inizio legislatura – ha commentato Maria Teresa Bellucci, capogruppo in Commissione Affari Sociali, e responsabile del Dipartimento Dipendenze di Fratelli d’Italia – da quando ha preso avvio la nostra battaglia per chiedere al governo di modificare la legge e per vietare la vendita“.

“All’interpellanza urgente che ho presentato lo scorso mese, il Ministro Salvini rispondeva che avrebbe atteso le motivazioni della Cassazione per capire come procedere”, ha aggiunto.

Nei giorni scorsi Fratelli d’Italia, dopo la sentenza di cui oggi sono uscite le motivazioni, aveva protestato in piazza con un flash mob per chiedere al governo stesso di chiudere i cannabis shop.

Il tempo delle attese è finito, chiedo al ministro Salvini e alla neo ministro delegata alle politiche antidroga, Alessandra Locatelli, di procedere immediatamente con la modifica della legge vietando la vendita per uso ricreativo della cannabis light e chiudendo i cannabis shop”, aggiunge Bellucci.

“Non è ammesso più aspettare – ha sottolineato – l’uso di cannabis in Italia sta dilagando, soprattutto tra i giovani; siamo terzi in Europa per consumo e il 21% di persone tra i 15 e i 34 anni usa cannabis”.