Bambini che giocano fra i macchinari e mangiano accanto agli adulti che lavorano con solventi chimici. Qualcuno gioca per terra nello sporco, addirittura un piccolo fa l’aerosol in mezzo ai lavoratori. Le immagini scioccanti dei capannoni fra Firenze e Prato, mandate in onda ieri sera su Canale 5 nella trasmissione “Striscia la Notizia”, confermano una volta di più le denunce effettuate con i nostri sopralluoghi sulla grave situazione irrisolta delle aziende cinesi. E sbugiardano il governatore Enrico Rossi: le fabbriche sono tutt’oggi adibite a pericolosi dormitori.
Il “Progetto lavoro sicuro” della Regione Toscana è un vero fallimento ed è gravissimo che ancora oggi si permetta a delle persone, ad oltre tre anni dal rogo costato la vita a Prato a sette persone, di sottoporsi ad un tale pericolo, oltre che di violare così le regole e fare concorrenza sleale alle imprese italiane.
Da anni abbiamo sollevato il problema delle aziende, delle coltivazioni illegali, dei mercati abusivi fra Firenze e Prato: la situazione è sotto gli occhi di tutti e rappresenta la resa delle istituzioni di fronte all’illegalità. Mentre Rossi continua a vantarsi dei risultati raggiunti in Toscana ogni giorno centinaia, forse migliaia di persone, fra cui bambini, rischiano ancora oggi la vita in questo modo.
Presenterò un’interrogazione in Consiglio Regionale perché è evidente che il piano della Regione è da cestinare: occorre chiedere al governo la possibilità di applicare le leggi antimafia, che è l’unico modo per risolvere il problema. Pretendiamo azioni concrete e trasparenza.