L’ultimo delirio del dittatore sanguinario comunista che offende miliardi di credenti in tutto il mondo: spostare la festività del Santo Natale al primo di ottobre
Una follia dopo l’altra. E continua, ancora. Dopo essere stati costretti ad assistere alle elezioni farsa e, soprattutto, alle violentissime e criminali repressioni del regime comunista del popolo venezuelano sceso in massa nelle strade e nelle piazze a protestare per rivendicare il loro legittimo diritto di avere elezioni libere e democratiche, adesso assistiamo ad un altro delirio del dittatore sanguinario: vuole spostare il Santo Natale ad ottobre.
Il delirio del dittatore comunista: il Natale il primo di ottobre
“Siamo già a settembre e c’è aria di Natale. Sì, c’è aria di Natale e per questo, in omaggio e ringraziamento a tutti voi, vi annuncio che decreterò di spostare questa festività al primo ottobre. Sarà Natale per tutte e tutti il primo ottobre. È arrivato Natale con pace, felicità e sicurezza”, ha affermato il dittatore comunista Maduro durante una diretta televisiva nazionale dopo l’annuncio di cattura del candidato d’opposizione Edmundo Gonzalez Urrutia.
Il Santo Natale è universale
“Il Natale è una festa universale. Il modo e il tempo della sua celebrazione sono di competenza dell’autorità ecclesiastica. Questa festività non deve essere utilizzata per scopi propagandistici o politici particolari. Il Natale, come tempo liturgico, inizia il 25 dicembre con la nascita di nostro Signore Gesù Cristo e si prolunga fino all’Epifania del Signore nel mese di gennaio”, ha affermato la Conferenza episcopale venezuelana.
Basta propaganda del regime
Un’altra scelta scellerata che offende miliardi di credenti in tutto il mondo. L’ennesima del dittatore sanguinario comunista Maduro che, per pura propaganda e per dimostrare quanto è autoritario, adesso sposta la festività del Santo Natale.
Il popolo venezuelano, da giorni e giorni ormai, è sceso nelle piazze e sta protestando contro il regime comunista e le ennesime elezioni farsa. Noi siamo, da sempre, con il popolo venezuelano che sta lottando come non mai, anche di fronte alle violente e criminali repressioni del regime e gli arresti di massa, per liberarsi dall’oppressione del regime comunista.