Da moschea Roma parole shock sulla liberazione di Silvia Romano: inaccettabile, così si dà vinta ai terroristi islamici
La liberazione di Silvia Romano è una bella notizia, tutti abbiamo tirato un sospiro di sollievo perché la sua vita è salva. Non posiamo però ignorare che il modo in cui è avvenuta la liberazione e impedirci di dire che è stata una sconfitta dell’Italia nei confronti dei terroristi islamici.
A confermare quanto siano pericolosi alcuni messaggi ci sono le parole di un influente esponente dell’islam della moschea di Tor Pignattara, quartiere periferico di Roma.
Riferendosi a Silvia Romano ha detto: “Lei stando lì ha capito. Ha preso l’educazione con la prigionia. L’hanno educata”. E poi “l’hanno trattata come una signora”. Mentre “i terroristi siete voi che buttate le bombe sopra ai bambini insieme agli americani”.
Frasi pronunciate in un servizio del quotidiano online “Il Giornale” (CLICCA QUI) e mostrato nella trasmissione “Dritto e Rovescio”, su Rete 4 (CLICCA QUI). Questa persona va arrestata per istigazione al terrorismo (CLICCA QUI PER LE MIE DICHIARAZIONI IN TRASMISSIONE).
L’esposto
Così ho deciso di presentare un esposto, recandomi personalmente dai carabinieri per segnalare il fatto. Ecco qui di seguito l’esposto che ho presentato.
Dopo il caso Silvia Romano e le accuse di “terroristi” nei confronti degli italiani, come rappresentanti delle istituzioni non potevamo solo commentare, abbiamo sentito il dovere di attivarci e segnalare l’accaduto. Sono frasi gravissime, peraltro pronunciate con tono sferzante nel contesto aggregativo della comunità islamica di Tor Pignattara.
Secondo quanto appreso si tratta di un personaggio molto influente all’interno dell’islam del quartiere e siamo certi che le nostre autorità sapranno valutare ed intervenire nei confronti di chi fa proselitismo per l’islam violento.
L’interrogazione parlamentare
Si sono uniti alla denuncia anche gli altri parlamentari di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, Maria Teresa Bellucci, e Fabio Rampelli: insieme abbiamo annunciato anche un’interrogazione alla Camera dei Deputati.
Sulla liberazione di Silvia Romano e l’accusa di “terroristi” abbiamo creduto fosse nostro dovere segnalare la vicenda ai carabinieri. Verificheranno se i fatti, la persona e il luogo possano rappresentare un pericolo per la sicurezza e siano da considerare perseguibili a termini di legge.
Parole del genere non sono in alcun modo accettabili, istigano all’odio e sono gravemente offensive della libertà, della dignità delle donne e delle persone. L’uomo non può rimanere in Italia libero come se nulla fosse.