Si tratta di due pakistani arrestati a Brescia, facevano proselitismo jihadista sul web
Esultarono per Hamas, adesso sono stati arrestati. Si tratta di due pakistani jihadisti arrestati a Brescia. Facevano proselitismo sul web e diffondevano insulti antisemiti e contro le donne.
Apologia aggravata dalla finalità di terrorismo, ecco l’accusa
Hanno 20 e 22 anni, di origini pakistane, ma uno di loro è cittadino italiano. Operai di professione, ma anche ragazzi con una seconda vita: quella scoperta dalla Digos della questura che li ha arrestati con l’accusa di apologia aggravata dalla finalità di terrorismo. In rete, via social, inneggiavano alla guerra santa e al martirio e dopo il 7 ottobre i messaggi a sostegno di Hamas contro Israele erano diventati quotidiani.
“Sei miliardi di ebrei devono piangere” e ancora: “presto se Allah vuole non ci saranno più ebrei nemmeno in Israele”. Ma i due giovani arrestati usavano la rete anche per diffondere odio razziale.
I due ragazzi di 20 e 22 anni sono stati arrestati grazie all’intervento della Polizia di Stato, coordinata insieme alla Procura di Brescia, con l’accusa di aver tentato di convertire ed incentivare la violenza del fondamentalismo islamico sul web.
Il Ministro dell’Interno dispone aumento di sicurezza
Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi interviene così in aula sul tema terrorismo: “la minaccia terroristica si presenta spesso in maniera impalpabile, fluida e non sempre definibile. Per questo è necessario un elevatissimo livello di attenzione. Ho immediatamente disposto un rafforzamento dei dispositivi di osservazione e controllo su tutti i 28mila obiettivi sensibili presenti sul territorio nazionale”.
La sicurezza nazionale è stata e continuerà ad essere sempre costantemente attenzionata e rafforzata.