Per il rischio di contagio Covid-19, due malavitosi ai domiciliari
Con la scusa del Coronavirus sono stati scarcerati i boss mafiosi. Medici, infermieri e poliziotti possono rischiare il contagio e i mafiosi no? Non può funzionare uno Stato che manda agli arresti domiciliari un ergastolano per il rischio di contagio da coronavirus.
Ergastolano torna a casa
E’ di ieri la notizia, diffusa dalla Fondazione Caponnetto, della concessione dei domiciliari ad un ergastolano, Antonio Sudato 67enne di Avola detenuto nel carcere di Sulmona, che deve scontare condanne per estorsione, associazione mafiosa ed omicidi.
Il boss è uscito dopo che un’istanza del suo legale è stata accolta dal magistrato di sorveglianza di L’Aquila, che ha ordinato i domiciliari per l’uomo. “Incompatibilità del detenuto con la vita carceraria per motivi di salute e per il rischio di contagio da coronavirus, che in una persona con rilevanti patologie può seriamente aggravare il proprio stato di salute”. In poche parole grazie al Coronavirus sono stati scarcerati boss mafiosi
Ai domiciliari anche boss ‘ndrangheta
Come se non bastasse, sempre per il rischio di contagio, anche Vincenzino Iannazzo, ritenuto a capo della omonima cosca di Lamezia Terme, è uscito dal carcere per scontare una condanna a 14 anni e sei mesi.
Iannazzo, detenuto nel carcere di Spoleto in Umbria, è stato scarcerato dopo la decisione della Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro che lo ha considerato a rischio contagio “per caratteristiche di genere (maschile), per età (65 anni), deficit immunitario da terapia cronica antirigetto per trapianto” e per la presenza di altre patologie.
Offesa grave alla memoria delle vittime
E’ un fatto gravissimo che oltraggia le vittime di mafia, le forze dell’ordine, e tutte quelle realtà che ogni giorno combattono la criminalità organizzata. Per questo motivo, con i deputati Delmastro, Ferro e Varchi ho firmato un’interrogazione parlamentare per avere spiegazioni dal Ministro della Giustizia del Governo Conte.
No a misure con effetti “svuota carceri”
Sosteniamo da settimane che le misure permissive del Governo per i detenuti avrebbero portato un effetto svuota carceri, che in questo momento di emergenza è l’ultima cosa di cui ha bisogno il nostro Paese. Non possiamo permettere che venga usata l’emergenza sanitaria come scusa per provvedimenti buonisti. L’incapacità e l’approssimazione di questo Governo emergono ogni giorno. Bonafede e Conte non sono in grado di garantire adeguate condizioni sanitarie negli istituti di pena, e questo Governo preferisce mandare a casa i delinquenti, offendendo il lavoro di chi ha messo a rischio la propria vita per assicurarli alla giustizia.
Ritirare subito il provvedimento
Il ministro Bonafede ritiri immediatamente il provvedimento. E’ un atto dovuto nel rispetto di chi ha perso la vita per mano della mafia, e per gli uomini e le donne che portano una divisa e che ogni giorno combattono la criminalità organizzata (e il coronavirus). E’ un pessimo segnale. Se non vanno bene gli Istituti Penitenziari, si cambiano. Ne costruiamo di nuovi. Ma l’emergenza non può diventare strumento per ribaltare la giustizia. I mafiosi devono restare in carcere non possiamo pensare che per non rischiare che vengano contagiati dal coronavirus vengano scarcerati i boss mafiosi.
Mafiosi a casa, agenti a rischio contagio
Non capiamo perché i mafiosi possono tornare a casa in quanto rischiano di contrarre il Covid-19 , mentre gli agenti di Polizia Penitenziaria non hanno né attenzioni né garanzie sulla loro salute.
I nostri agenti sono costretti a lavorare in condizioni sanitarie estremamente precarie. Prima hanno dovuto subire le rivolte dei detenuti, mentre adesso si ritrovano a dover elemosinare mascherine di protezione per lavorare in sicurezza. Ma che Stato è quello che pensa ai rischi che corrono i mafiosi e non si preoccupa delle condizioni di lavoro dei suoi uomini?
Giorgia Meloni, nell’intervento di chiusura della campagna elettorale delle elezioni europee, disse: “Siamo eredi della destra che si è sempre schierata contro ogni mafia. Perché la mafia fa schifo e lo Stato deve dichiararle guerra con ogni mezzo”.Inaccettabile che con la scusa del Coronavirus siano stati scarcerati boss mafiosi.