Adesso basta: è necessario fermare la violenza che i collettivi rossi puntualmente riversano contro chiunque non la pensi come loro. Il loro odio verso tutto e tutti si trasforma sempre in violenza che sfocia, puntualmente, anche in aggressioni squadriste
Occupano le aule impedendo che possano essere utilizzate dagli studenti per fare lezione, organizzano feste abusivamente, passano le giornate a “sballarsi” e bivaccare, imbrattano ogni e qualsiasi possibile spazio negli Atenei, usano minacce e violenze contro chiunque non la pensi esattamente come loro e si divertono ad impedire qualsiasi iniziativa nelle Università che non sia organizzata da loro. Sono sempre i soliti violenti dei centri sociali che stavolta, a La Sapienza, hanno preso di mira i ragazzi di Azione Universitaria che stavano facendo un banchetto per dare informazioni alle nuove matricole.
Bivaccano in Università ma non hanno mai seguito una lezione: chi sono?
Passano giornate intere all’Università (spesso anche nottate), ma non studiano. Le aule dove si fanno le lezioni non sanno nemmeno come sono fatte, ad eccezione di quelle che occupano per “sballarsi” tutto il giorno, ovviamente. Probabilmente sono in assoluto gli studenti che hanno frequentato fisicamente per più tempo gli Atenei, visto che spesso non sono proprio giovani, ma che non hanno mai studiato assolutamente nulla. Se non come bivaccare tutto il giorno.
Insomma, sono sempre loro: i “bravi ragazzi”, come ama chiamarli la sinistra, dei centri sociali. Stavolta, quattro scappati di casa dei collettivi rossi de La Sapienza, hanno preso di mira i ragazzi di Azione Universitaria che stavano facendo un banchetto in Ateneo, come sempre accade, per aiutare le nuove matricole che da poco hanno iniziato i corsi.
Centri sociali fuori controllo: lanciano immondizia contro Azione Universitaria
Sono i soliti violenti. Non riescono ad argomentare una frase di senso compiuto e, quindi, rispondono nell’unico modo che conoscono: la violenza. Il “Collettivo di Via Salaria Sapienza”, che si autodefinisce come “spazio transfemminista, antifascista, antirazzista, ecologia,”, e via dicendo, ha visto bene di lanciare dell’immondizia contro un banchetto dei ragazzi di Azione Universitaria.
Questi violenti continuano indisturbati a bivaccare a La Sapienza, dove i collettivi rossi hanno provocato danni da cifre da capogiro, che gravano – come sempre – su tutti gli studenti e che spesso portano gli Atenei ad aumentare le tasse a tutti per colpa di pochi. Ma tanto loro non studiano. È necessario fermare la violenza che i collettivi rossi puntualmente riversano contro chiunque non la pensi come loro. Il loro odio verso tutto e tutti si trasforma sempre in violenza che sfocia, puntualmente, anche in aggressioni da squadristi mafiosi.
Azione Universitaria: “Violenti fuori dalle Università”
“Ci riprovano, ancora una volta. Ma se pensano di intimorirci si sbagliano di grosso. Noi andremo avanti, ancora più forti di prima. Auspichiamo che le altre liste universitarie esprimano una netta condanna contro questi violenti”. Dice Giacomo Mollo, responsabile di Azione Universitaria a La Sapienza.
“I soliti delinquenti dei centri sociali hanno lanciato dell’immondizia contro dei ragazzi di Azione Universitaria. Non saranno certo pseudo studenti che all’Università tutto fanno fuorché studiare a intimorirci. Speriamo che le altre associazioni universitarie condannino inequivocabilmente il gesto.
Non è tollerabile questo clima di vera e propria violenza nelle Università, alimentato sempre e solo dai soliti collettivi. Intervenga il Rettore con parole di condanna nette e inequivocabili e allontani i violenti dell’Università”. Ha detto Nicola D’Ambrosio, Presidente nazionale di Azione Universitaria.