L’Assessore Marroni, incalzato da me sui temi dei deficit di bilancio nelle ASL, ha reagito ipotizzando nelle mie parole calunnia e diffamazione. Sono pronto a rinunciare alle guarentigie previste dall’art.122, titolo V, della Costituzione e ad andare domani stesso in un’Aula giudiziaria a sviscerare insieme a lui il sistema toscano degli occultamenti di bilancio davanti a un Giudice. Aspetto che alla parole di Marroni seguano i fatti.
Nello specifico ha motivato la scelta di revocare il concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di un posto di dirigente amministrativo deliberata dall’ASL di Siena con la 743 del 2010 e la conseguente chiamata diretta di Tommaso Grazioso (Oggi al centro dell’inchiesta sulla manomissione del bilancio), con sopraggiunte normative nazionali, ma questo non corrisponde al vero perchè tale revoca è deliberata con l’atto 177 del 2011 in cui si motiva la revoca del concorso con la necessità per l’Azienda di una figura esperta e di idonea qualificazione professionale e quindi con l’opportunità di attivare una procedura selettiva che abbia come presupposto l’individuazione di specifici ed opportuni requisiti di partecipazione.
Inoltre l’Assessore non ha specificato se e in quale data è stata determinata la revoca a Grazioso di consulente tecnico nella costituzione di parte civile della Regione per il processo del buco dell’ASL di Massa e non ha detto se è ancora in atto l’incarico dell’ASL di Siena al Rag. Marco Magrini nonostante che i revisori dei conti nel verbale 17 del 2012 avessero rilevato che Magrini aveva avuto comportamenti incompatibili con l’indispensabile rapporto di fiducia che deve sempre stare alla base dell’incarico professionale.
Con l’interrogazione 769 a cui doveva rispondere Marroni chiedevo risposte specifiche motivate da atti concreti sull’ipotesi di una unica regia regionale dietro agli occultamenti dei deficit di bilancio nelle Asl Toscane. Lui in alcuni casi ha omesso di rispondere e in altri ha detto cose non vere.
Nello specifico ha motivato la scelta di revocare il concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di un posto di dirigente amministrativo deliberata dall’ASL di Siena con la 743 del 2010 e la conseguente chiamata diretta di Tommaso Grazioso (Oggi al centro dell’inchiesta sulla manomissione del bilancio), con sopraggiunte normative nazionali, ma questo non corrisponde al vero perchè tale revoca è deliberata con l’atto 177 del 2011 in cui si motiva la revoca del concorso con la necessità per l’Azienda di una figura esperta e di idonea qualificazione professionale e quindi con l’opportunità di attivare una procedura selettiva che abbia come presupposto l’individuazione di specifici ed opportuni requisiti di partecipazione.
Inoltre l’Assessore non ha specificato se e in quale data è stata determinata la revoca a Grazioso di consulente tecnico nella costituzione di parte civile della Regione per il processo del buco dell’ASL di Massa e non ha detto se è ancora in atto l’incarico dell’ASL di Siena al Rag. Marco Magrini nonostante che i revisori dei conti nel verbale 17 del 2012 avessero rilevato che Magrini aveva avuto comportamenti incompatibili con l’indispensabile rapporto di fiducia che deve sempre stare alla base dell’incarico professionale.
Le omissioni e le scorrettezze di Marroni nella risposta di oggi accrescono soltanto i dubbi su una unica regia regionale dietro alle manomissioni di bilancio e agli occultamenti dei passivi aziendali. Servirebbe invece la massima trasparenza per rassicurare i cittadini dato che direttore dell’ASL di Siena negli anni della carriera di Grazioso e degli occultamenti di bilancio era Laura Benedetto, oggi moglie di Rossi, e che lo stesso Governatore ha visto procedere la sua carriera politica da assessore alla salute a Presidente di Regione anche grazie ai bilanci pareggiati formalmente con le manomissioni su cui oggi indagano le Procure toscane.
Tra l’altro oggi stesso ho presentato una nuova interrogazione sull’acquisizione da parte dell’ASL di Firenze dell’immobile di via Ponte di Mezzo. Anche in quel caso ad una mia interrogazione mi erano state date risposte non corrispondenti al vero. il direttore generale dell’ASL di Firenze che firmava le dichiarazioni non vere era lo stesso Marroni che oggi da Assessore ha nuovamente risposto scorrettamente