“Enrico Rossi è come Il marchese del Grillo: “Io so io e voi non siete un…”. Il governatore avrebbe fatto una figura più dignitosa se avesse chiesto scusa ammettendo lo scivolone: aprire la procedura per una nomina e comunicarne l’esito prima della chiusura dei termini è una forzatura palese, oltre che grottesca”. Questo è il mio commento alla nota diffusa dalla Regione secondo la quale nella nomina di Monica Calamai alla direzione del Dipartimento di coesione sociale sarebbero state seguite “procedure ai sensi di legge”.
“Non ci sono leggi che legittimino l’arroganza, ed è curioso, tra l’altro, che la scelta sia caduta proprio su Monica Calamai, che per lungo tempo, nel ruolo di direttore dell’Azienda di Careggi, ha ignorato le denunce avanzate da più parti sul caso del professor Marco Carini, l’urologo che firmava i registri di sala operatoria negli stessi giorni in cui era formalmente assente al lavoro in ospedale.
“Tutte questioni sulle quali pretendiamo chiarezza e continueremo a chiedere spiegazioni: lo faremo innanzitutto in un’interrogazione sul caso perché i cittadini sono stufi di essere presi per il naso”.