Può diventare un campanello d’allarme per tutta la Regione, la denuncia di almeno sessanta discariche sospette sollevata a Massa dagli addetti ai lavori. Alla Commissione ambiente del Comune è arrivata una relazione sull’aggiornamento del quadro geologico del regolamento urbanistico che parla di diciassette discariche autorizzate e di un numero molto superiore di siti incontrollati, persino davanti agli ospedali o nei pressi di corsi d’acqua.
Ecco perché riteniamo indispensabile che la Regione Toscana provveda con urgenza a una nuova mappatura delle discariche presenti sul territorio, scoprendo eventualmente l’esistenza di siti oggi sconosciuti ma dall’alto rischio potenziale per la salute delle popolazioni. Ciò che ci preoccupa è che all’interno di discariche ‘fantasma’ simili a quelle scoperte a Massa possano nascondersi rifiuti speciali o tossici.
Il caso di Massa non è certo isolato: altri fronti caldo dell’emergenza rifiuti sono quelli di Fucecchio (Firenze), dove nei giorni scorsi sconosciuti hanno depositato una catasta di rifiuti davanti all’abitazione dell’assessore comunale all’ambiente Silvia Tarabugi, e di Ponsacco (Pisa), dove il Comune è stato costretto a installare telecamere nascoste per scovare i furbi. Noi abbiamo sollevato diversi casi, a partire da quello vicino al piazzale Michelangelo a Firenze, ma non passa settimana senza che in aree della Toscana vengano scoperte discariche abusive. E’ ora che la Regione intervenga prima che sia troppo tardi.