La proposta di Fratelli d’Italia: basta con i pericolosi viaggi sui barconi. Richieste di asilo degli immigrati vengano avanzate nelle ambasciate delle nazioni di partenza
Per le richieste di asilo e gli status di rifugiato l’Italia utilizzi le ambasciate e i consolati italiani delle nazioni di partenza. Basta con i pericolosi viaggi degli immigrati sui barconi.
E’ la proposta di Fratelli d’Italia che ha avanzato il capogruppo in commissione esteri Andrea Delmastro e che ho sottoscritto insieme al capogruppo alla Camera Lollobrigida e altri colleghi.
Attraverso l’utilizzo delle ambasciate i pochi immigrati aventi diritto potranno ottenere rifugio e protezione senza alcun rischio per la propria incolumità e senza alimentare la filiera criminale degli scafisti.
“Nel giorno infausto della resa incondizionata del governo all’immigrazione clandestina gestita dai trafficanti di esseri umani – ha sottolineato Delmastro – la nostra proposta di legge che coniuga legalità, rispetto dei confini, solidarietà verso i rifugiati e contrasto alla tratta di essere umani e all’immigrazione di massa”.
Gli immigrati che partiranno sui barconi, senza usare le ambasciate per la richiesta di asilo, “potrà essere respinto in massa secondo le sentenze della stessa Cedu che, sino ad oggi, ha ritenuto illegittimi i respingimenti di massa dell’Italia perché non offriva alternative ai rifugiati”, ha aggiunto Delmastro.
“Sfidiamo il governo su questo campo che concilia solidarietà e tutela del diritto alla protezione dei pochi aventi diritto con la difesa dei confini”, ha proseguito il capogruppo in Commissione esteri.
“La disarticolazione della filiera criminale della tratta di esseri umani e il contrasto durissimo all’immigrazione clandestina”, ha ribadito.
“Se la sfida – conclude il deputato di Fratelli d’Italia – non sarà accettata non ci saranno dubbi: la sinistra al Governo non vuole tutelare i rifugiati, ma è animata solo dalla ideologia dell’immigrazionismo di massa e dal business sottostante”.
Ecco la proposta concreta che rafforza la nostra proposta del blocco navale. L’Europa non potrà farne a meno.
