Mentre si parla tanto di costi della politica e si chiedono immani sacrifici ai cittadini colpiti da ogni sorta di balzello, ecco che puntualmente ogni giorno assistiamo ad un nuovo episodio di sprechi ed inefficienze della pubblica amministrazione. Apprendiamo, infatti, dalla stampa che la Residenza Sanitaria di Bientina, progettata per ospitare una quarantina di pazienti ed ideata per accogliere soprattutto persone affette dalla sindrome di Alzheimer, sarebbe dovuta entrare in funzione entro il 2000. Invece, ad oggi, essa risulta essere un edificio già fatiscente, all’interno di un cantiere in stato di abbandono con numerosi ammassi di rifiuti e frequentemente oggetto di incursioni vandaliche.
Sulla vicenda insieme a Paolo Marcheschi e Marina Staccioli abbiamo rivolto un’interrogazione alla Giunta Regionale nella quale, a raffica, chiedono di sapere “quanto sia stato speso in totale per la realizzazione della RSA di Bientina, per quale motivo i lavori si siano dilungati per oltre quattordici anni, se l’Asl 5 abbia individuato eventuali responsabilità di singoli per il protrarsi dei lavori, chi risponderà di un tale uso di risorse pubbliche poco corretto ed infine in quale anno si preveda di aprire la RSA di Bientina”.
E’ intollerabile dover constatare che inerzie presumibilmente riconducibili alla ASL 5 abbiano comportato uno slittamento dei tempi di realizzazione di una struttura così importante, vista la tendenza ad un progressivo aumento della patologia Alzheimer ed ancora non si sa quando i lavori saranno ultimati. Non solo: nel 2013 l’ASL 5 aveva inserito a bilancio la somma di 700 mila euro per questi lavori ed ora, invece, a distanza di dodici mesi, i costi previsti dalla Asl 5 sono lievitati fino ad un milione e 146mila euro!
Qualcuno dovrà rendere conto ai cittadini di queste gravi inadempienze perché quando si vanno ad impegnare notevoli risorse pubbliche vanno tenuti ben presente tutti i servizi che si offrono in termini non solo di qualità e di efficacia ma anche di efficienza ed indirizzando gli investimenti nella direzione della miglior funzionalità possibile dei servizi stessi. Così non sembra essere stato a Bientina.