Renzi fa il segretario e Firenze continuerà ad essere dimenticata. Sono anni che Renzi non fa il sindaco, ha smesso il giorno in cui ha capito che le sue ambizioni personali potevano essere supportate dal ruolo prestigioso che ricopriva e ha smesso di occuparsi dei fiorentini.
Nell’agosto 2010, poco più di un anno dopo l’elezione a Sindaco ha iniziato a parlare di rottamazione quasi contemporaneamente a quando la sua Giunta iniziava a perdere i primi pezzi e le promesse dei cento giorni venivano disattese. Dopo aver sistemato mezza giunta comunale in Parlamento e dopo che l’altra mezza si è dimessa ha abbandonato completamente l”impegno verso Firenze fregandosene e girando mezza Italia in barba a quello che succedeva in città. Mentre Renzi scalava il partito, Firenze sprofondava nel degrado, nell’illegalità e nell’incuria con i grandi temi della città che venivano rimandati tra una promessa e uno slogan a data da destinarsi.
Ancora oggi è incerto il percorso delle linee 2 e 3 della tramvia, il nuovo stadio si è perso nei comunicati stampa, le grandi aree dei recuperi urbanistici dell’ex Panificio Militare, dell’ex Manifattura tabacchi, dell’ex Meccanitessile e dell’ex San’Orsola sono rimaste tali in preda all’abbandono con buona pace dei giardini, degli asili nido e dei luoghi aggregativi che aveva assicurato il Sindaco scalatore di poltrone. La Stazione TAV che doveva nascere ovunque tranne che ai Macelli la stanno costruendo esattamente dove l’aveva prevista il suo predecessore Domenici. In compenso si sono moltiplicate le baraccopoli e le occupazioni abusive dei clandestini così come è aumentata la prostituzione in mezzo alle vie di Novoli, le ditte-dormitorio che sfruttano i cinesi sono fiorite anche in città e i Rom si lavano nei monumenti storici.
Nell’agosto 2010, poco più di un anno dopo l’elezione a Sindaco ha iniziato a parlare di rottamazione quasi contemporaneamente a quando la sua Giunta iniziava a perdere i primi pezzi e le promesse dei cento giorni venivano disattese. Dopo aver sistemato mezza giunta comunale in Parlamento e dopo che l’altra mezza si è dimessa ha abbandonato completamente l”impegno verso Firenze fregandosene e girando mezza Italia in barba a quello che succedeva in città. Mentre Renzi scalava il partito, Firenze sprofondava nel degrado, nell’illegalità e nell’incuria con i grandi temi della città che venivano rimandati tra una promessa e uno slogan a data da destinarsi.
Ancora oggi è incerto il percorso delle linee 2 e 3 della tramvia, il nuovo stadio si è perso nei comunicati stampa, le grandi aree dei recuperi urbanistici dell’ex Panificio Militare, dell’ex Manifattura tabacchi, dell’ex Meccanitessile e dell’ex San’Orsola sono rimaste tali in preda all’abbandono con buona pace dei giardini, degli asili nido e dei luoghi aggregativi che aveva assicurato il Sindaco scalatore di poltrone. La Stazione TAV che doveva nascere ovunque tranne che ai Macelli la stanno costruendo esattamente dove l’aveva prevista il suo predecessore Domenici. In compenso si sono moltiplicate le baraccopoli e le occupazioni abusive dei clandestini così come è aumentata la prostituzione in mezzo alle vie di Novoli, le ditte-dormitorio che sfruttano i cinesi sono fiorite anche in città e i Rom si lavano nei monumenti storici.
Renzi ha sedotto e abbandonato Firenze, adesso lasci la città a chi la ama davvero.