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Rafforzato il Codice rosso, ma il PD non lo vota

Alla Camera dei Deputati approvato il nuovo Codice rosso: ecco cosa prevede il provvedimento

La Camera dei Deputati ha approvato, in via definitiva, la proposta di legge in ordine alle nuove norme al Codice rosso: la legge che tutela le donne e i soggetti che subiscono violenze, atti persecutori e maltrattamenti.

Cos’è il Codice rosso e quali reati riguarda

Il Codice rosso è una legge che tutela le donne e i soggetti deboli che subiscono violenze, atti persecutori e maltrattamenti. Con la recente riforma sono stati introdotti nuovi reati, inasprite le pene per quelli già esistenti ed elaborata una procedura per tutelare meglio e prima chi vive situazioni di rischio.

Prevista un’accelerazione per l’avvio del procedimento penale per alcuni reati: stalking, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale. In questi casi i provvedimenti di protezione delle vittime vengono adottati più velocemente. Infatti, la polizia giudiziaria – non appena acquisita la notizia di reato – deve riferire immediatamente al Pubblico Ministero, anche oralmente ed entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, mentre il Pubblico Ministero – laddove si procede per delitti di violenza domestica o di genere – deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato.

Con il nuovo Codice rosso allungati i tempi per sporgere denuncia

Un’altra novità riguarda i tempi per sporgere denuncia: la vittima ha 12 mesi per farlo e non più 6 come in precedenza. Modificata la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Il giudice, al fine di garantirne il rispetto, può predisporre anche il ricorso al braccialetto elettronico. Dopo l’entrata in vigore del Codice rosso, le misure di prevenzione sono applicabili anche al reato di maltrattamento nei confronti del coniuge o del convivente.

Nuovo Codice rosso: adesso pene più severe

Il delitto di maltrattamenti contro familiari e conviventi, da un minimo di 2 e un massimo di 6 anni, passa a un minimo di 3 e un massimo di 7; lo stalking passa da un minimo di 6 mesi e un massimo di 5 anni a un minimo di 1 anno e un massimo di 6 anni e sei mesi; la violenza sessuale dal minimo di 5 al massimo di 10 anni passa da 6 a 12 anni. La violenza sessuale di gruppo passa a un minimo di 8 e un massimo di 14 anni, prima era punita col minimo di 6 e il massimo di 12.

I nuovi reati introdotti con il Codice rosso

Ecco i nuovi 4 reati introdotti nel Codice penale dalla legge 69/2019.

Art. 612 – ter Cp: il delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate, punito con la reclusione da 1 a 6 anni e la multa da 5mila a 15mila euro.

Art. 583 – quinquies Cp: il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (‘sfregio del volto’), punito con la reclusione da 8 a 14 anni. Quando si provoca la morte della vittima è previsto l’ergastolo.

Art. 558-bis Cp: il reato di costrizione o induzione al matrimonio è punito con la reclusione da 1 a 5 anni. La pena aumenta se il reato è commesso a danno di minori e si procede anche quando il fatto è commesso all’estero da o in danno di un cittadino italiano o di uno straniero residente in Italia.

Art. 387-bis Cp: la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, sanzionato con la detenzione da 6 mesi a 3 anni.

Codice rosso: adesso protezione tempestiva ma sinistra non lo vota

Siamo, purtroppo, in un periodo nel quale episodi di violenza sulle donne vengono riportati ormai quotidianamente dai media. Con il nuovo Codice rosso, la protezione delle vittime e la loro tutela saranno più efficaci, grazie alla velocizzazione e alla sburocratizzazione delle procedure per le denunce e le indagini su questi reati.

È un passo avanti concreto, attuato grazie alla risolutezza e all’impegno di Fratelli d’Italia e della maggioranza, da sempre in prima linea nella protezione di coloro che ogni giorno soffrono per questi crimini. È essenziale prevenire il fenomeno, ma attraverso questo provvedimento si punta anche a evitare che le prime avvisaglie di violenza sfocino in tragedia, come troppo spesso accade. Eppure, anche su tema fondamentale come questo, la sinistra non ha perso l’occasione di farsi riconoscere e ha scelto di non votare: anche difronte a questioni di buonsenso preferiscono le divisioni politiche.