Il fenomeno della dipendenza da gioco rischia di diventare un’emergenza poiché si sta espandendo a macchia d’ olio. La sindrome da gioco d’azzardo compulsivo colpisce in Italia, secondo le stime più recenti oltre un milione di persone. L’aumento di questa dipendenza è direttamente collegabile alla presenza e al costante aumento sul territorio di sale gioco: una crescita esponenziale con una offerta indistinta alla generalità dei cittadini. La proposta di legge che ho presentato insieme a Paolo Marcheschi e alla Consigliere Regionale del Gruppo Misto Marina Staccioli, intende regolamentare l’accesso responsabile al gioco lecito limitando l’apertura e la collocazione delle sale gioco.
Si prevede di vietare l’apertura di sale giochi nel raggio di trecento metri da istituti scolastici, centri di aggregazione giovanile o altri istituti frequentati principalmente dai giovani, e da operanti in ambito assistenziale e/o socio assistenziale. Nella legge che abbiamo presentatato oggi, si prevede anche di obbligare gli esercenti che ospitano macchine da gioco a promuovere l’informazione sui rischi connessi al gioco eccessivo e sulle conseguenze nocive anche per la salute al fine di prevenire la diffusione dei fenomeni di dipendenza. E si prevede che la Regione possa sostenere e favorire il reinserimento sociale di persone con problematiche e patologie legate al gioco.