Reparti che scompaiono, letti tagliati, code al pronto soccorso: la situazione al Santo Stefano di Prato dimostra il fallimento della gestione della sanità in Toscana. La scelta di accorpare in questo modo le Asl produrrà ancora più danni, perché più che mirata a tagliare sui dirigenti elimina i presidi che garantiscono servizi ai cittadini. La situazione è ormai incancrenita, il governatore Rossi continua a riempirsi la bocca della bontà del sistema toscano: peccato che i cittadini, per cui le tasse in questi anni di gestione della sinistra sono aumentate, paghino sulla propria pelle l’esatto opposto. Frequentare una struttura sanitaria pubblica è ormai diventato uno stillicidio, per non parlare dei parcheggi a pagamento frequentati quasi sempre da accattoni o venditori abusivi, servono urgenti soluzioni per restituire ai cittadini toscani i servizi che meritano.