Tolta l’immunità parlamentare a Juan Guaidò che
ora rischia l’arresto. La decisione dell’Assemblea nazionale
costituente del Venezuela, legata a doppio filo al regime del dittatore comunista
venezuelano Nicolas Maduro, è giustificata dalla violazione da parte di
Guaidò al divieto di lasciare il Paese. Intanto è finita in stato
di fermo la parlamentare italo-venezuelana Mariela Magallanes, cui è
stato impedito di lasciare il Paese. La Farnesina ha convocato
l’ambasciatore del Venezuela. E il Paese è sempre a rischio guerra
civile.
ora rischia l’arresto. La decisione dell’Assemblea nazionale
costituente del Venezuela, legata a doppio filo al regime del dittatore comunista
venezuelano Nicolas Maduro, è giustificata dalla violazione da parte di
Guaidò al divieto di lasciare il Paese. Intanto è finita in stato
di fermo la parlamentare italo-venezuelana Mariela Magallanes, cui è
stato impedito di lasciare il Paese. La Farnesina ha convocato
l’ambasciatore del Venezuela. E il Paese è sempre a rischio guerra
civile.
La Costituente, creata nel 2017 per bypassare
l’Assemblea Nazionale, ha votato all’unanimità per mettere in atto
la raccomandazione della Corte Suprema venezuelana circa
l’incriminazione e la revoca dell’immunità di Juan Guaidò, accusato
di aver incitato alla violenza, di aver mentito sulle sue finanze
personali e aver ignorato il divieto di viaggiare fuori del Paese.
l’Assemblea Nazionale, ha votato all’unanimità per mettere in atto
la raccomandazione della Corte Suprema venezuelana circa
l’incriminazione e la revoca dell’immunità di Juan Guaidò, accusato
di aver incitato alla violenza, di aver mentito sulle sue finanze
personali e aver ignorato il divieto di viaggiare fuori del Paese.
“Possono cercare di sequestrarmi in qualsiasi
momento ma non sfuggiremo alle nostre responsabilità. Forse loro si
aspettavano che sarei partito, ma non sarà così. In ogni caso non
faremo marcia indietro. Domani abbiamo una giornata di lavoro,
continueremo ad agire e parlare al popolo del Venezuela”. Così
il leader dell’opposizione venezuelana Juan Guaidò dopo la decisione
del regime di Maduro. Guaidò ha poi esortato il popolo che si oppone
a Maduro ad andare avanti: “Per essere ancora più forti
dobbiamo manifestare e continuare a rivendicare i nostri diritti
scendendo in piazza il 6 aprile”, ha concluso.
momento ma non sfuggiremo alle nostre responsabilità. Forse loro si
aspettavano che sarei partito, ma non sarà così. In ogni caso non
faremo marcia indietro. Domani abbiamo una giornata di lavoro,
continueremo ad agire e parlare al popolo del Venezuela”. Così
il leader dell’opposizione venezuelana Juan Guaidò dopo la decisione
del regime di Maduro. Guaidò ha poi esortato il popolo che si oppone
a Maduro ad andare avanti: “Per essere ancora più forti
dobbiamo manifestare e continuare a rivendicare i nostri diritti
scendendo in piazza il 6 aprile”, ha concluso.
Nel frattempo l’ambasciatore del Venezuela a Roma
Isaias Rodriguez è stato convocato alla Farnesina per avere
spiegazioni sul caso della parlamentare venezuelana Mariela
Magallanes, che è anche cittadina italiana, alla quale è stato
sequestrato il passaporto e impedita la partenza dall’aeroporto di
Caracas, dopo essere stata posta in stato di fermo. Il ministro degli
Esteri Enzo Moavero Milanesi ha espresso la più viva preoccupazione
e la ferma condanna per una palese violazione dell’immunità
parlamentare. La Farnesina si aspetta che la libertà di movimento di
Magallanes, alla quale è stato imposto il divieto d’uscita dal
Paese, venga immediatamente assicurata e che sia garantito il pieno
rispetto dei diritti di tutti i membri dell’Assemblea Nazionale del
Venezuela.
Isaias Rodriguez è stato convocato alla Farnesina per avere
spiegazioni sul caso della parlamentare venezuelana Mariela
Magallanes, che è anche cittadina italiana, alla quale è stato
sequestrato il passaporto e impedita la partenza dall’aeroporto di
Caracas, dopo essere stata posta in stato di fermo. Il ministro degli
Esteri Enzo Moavero Milanesi ha espresso la più viva preoccupazione
e la ferma condanna per una palese violazione dell’immunità
parlamentare. La Farnesina si aspetta che la libertà di movimento di
Magallanes, alla quale è stato imposto il divieto d’uscita dal
Paese, venga immediatamente assicurata e che sia garantito il pieno
rispetto dei diritti di tutti i membri dell’Assemblea Nazionale del
Venezuela.
“Ormai in Venezuela ci sono milizie armate e
gruppi paramilitari armati. L’Italia, all’interno del Gruppo
Internazionale di Contatto, deve chiedere il disarmo immediato e
denunciare questa situazione alla Corte Penale Internazionale.
Nessuna soluzione pacifica della crisi può transitare dalla
accettazione o dal riconoscimento di milizie armate che hanno il
chiaro ed unico scopo di intimorire gli oppositori e sostenere Maduro
anche in assenza di consenso. Si sta creando un clima da guerra
civile” ha detto infine il responsabile Esteri di Fratelli d’Italia
Andrea Delmastro, presentando una risoluzione in Commissione Affari
Esteri alla Camera sulla degenerazione della crisi venezuelana.
gruppi paramilitari armati. L’Italia, all’interno del Gruppo
Internazionale di Contatto, deve chiedere il disarmo immediato e
denunciare questa situazione alla Corte Penale Internazionale.
Nessuna soluzione pacifica della crisi può transitare dalla
accettazione o dal riconoscimento di milizie armate che hanno il
chiaro ed unico scopo di intimorire gli oppositori e sostenere Maduro
anche in assenza di consenso. Si sta creando un clima da guerra
civile” ha detto infine il responsabile Esteri di Fratelli d’Italia
Andrea Delmastro, presentando una risoluzione in Commissione Affari
Esteri alla Camera sulla degenerazione della crisi venezuelana.
“Quanto ancora potrà sfidare la comunità
internazionale il brutale dittatore comunista Maduro prima che vi sia una
reazione dura e precisa. Non consegniamo il Venezuela e la nostra
comunità nazionale al baratro della guerra civile” ha concluso
Delmastro, ricordando come “il Venezuela è precipitato in una crisi
politica, istituzionale, sociale e umanitaria senza precedenti e ad
aggravare la situazione vi è la totale mancanza di medicinali e di
cibo, oltre al fatto che il governo di Maduro ha criminalmente
respinto financo gli aiuti umanitari che pervenivano dalla Comunità
Internazionale. Col risultato che ora il 78% dei minori è a rischio
malnutrizione, 31 bambini su 1.000 muoiono di fame prima dei 5 anni e
oltre un milione di minori non va più a scuola, i black out
elettrici negli ultimi giorni si susseguono causando persino alcuni
morti negli ospedali”.
internazionale il brutale dittatore comunista Maduro prima che vi sia una
reazione dura e precisa. Non consegniamo il Venezuela e la nostra
comunità nazionale al baratro della guerra civile” ha concluso
Delmastro, ricordando come “il Venezuela è precipitato in una crisi
politica, istituzionale, sociale e umanitaria senza precedenti e ad
aggravare la situazione vi è la totale mancanza di medicinali e di
cibo, oltre al fatto che il governo di Maduro ha criminalmente
respinto financo gli aiuti umanitari che pervenivano dalla Comunità
Internazionale. Col risultato che ora il 78% dei minori è a rischio
malnutrizione, 31 bambini su 1.000 muoiono di fame prima dei 5 anni e
oltre un milione di minori non va più a scuola, i black out
elettrici negli ultimi giorni si susseguono causando persino alcuni
morti negli ospedali”.