L’orrore di Hamas: sfruttano aiuti umanitari per trasportare armi e munizioni

A soli 80 metri di distanza da una scuola e 100 metri da un ospedale la scoperta delle Forze di Difesa israeliane: i terroristi di Hamas celavano nelle borse dell’Unrwa armi e munizioni

L’ennesima prova che Hamas sfrutta gli aiuti umanitari per terrorismo. Stavolta, le Forze di Difesa israeliane, a soli 80 metri da una scuola e a circa 100 da un ospedale, hanno trovato delle buste con il logo dell’UNRWA, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi in Medio Oriente, piene di proiettili e armi di Hamas. L’ennesimo orrore dei tagliagole di Hamas.

La rivelazione delle Forze di Difesa israeliane

“Un altro giorno, un altro sfruttamento degli ‘aiuti umanitari’ da parte di Hamas. Le forze di difesa israeliane hanno trovato un nascondiglio di armi di Hamas nascosto in borse dell’UNRWA, a soli 80 metri da una scuola e a 100 metri dall’ospedale di Rafah”, così il Ministero degli Affari Esteri israeliano ha reso noto la scoperta.

80 metri da una scuola e 100 da un ospedale

Oltre al Ministero degli Affari Esteri anche il COGAT, il Coordinatore delle attività governative nei Territori israeliano, ha pubblicato delle immagini che mostrano con esattezza la distanza delle armi e delle munizioni trovate nelle buste dell’UNRWA.

L’ennesimo orrore perpetrato da quei terroristi di Hamas che si nascondono le loro basi operative negli ospedali, girano nelle ambulanze per sottrarsi ai controlli e nascondono armi e munizioni nelle buste di associazioni umanitarie.

Hamas sfrutta gli aiuti umanitari

Utilizzavano le buste dell’UNRWA per far passare armi e munizioni come se fossero aiuti umanitari. Tutti avrebbero pensato che quelle buste contenessero aiuti per persone in difficoltà, invece non era così. I terroristi di Hamas adesso oltre ad utilizzare ospedali e scuole come centri operativi per organizzare i loro atti terroristici sfruttano anche gli aiuti destinati alle persone che veramente ne hanno bisogno.

Le immagini pubblicate dal Ministero degli Affari Esteri israeliano e dal COGAT attraverso X: