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Pistoia capitale cultura: sindaco si dimetta da comitato, no a strumentalizzazioni di parte

Per Pistoia la nomina a capitale italiana della cultura è un’ottima occasione, una grande possibilità di crescita e visibilità. Peccato che la sinistra gestisca le istituzioni come fossero un circolo privato: il sindaco, in vista delle elezioni in programma la prossima primavera, non si è fatto sfuggire l’occasione di occupare la poltrona della presidenza del comitato promotore per fare campagna elettorale.

Allora, se davvero vuol dimostrare di voler bene alla sia città, si dimetta dalla presidenza del comitato ed eviti che un’occasione così importante venga sfruttata per veicolare un’immagine politica di parte. L’ho detto oggi in Consiglio regionale, che si è tenuto a Pistoia dedicandolo alla nomina della città a capitale italiana della cultura per il 2017. 
Come sempre queste cose accadono solo in Toscana. A Matera, divenuta capitale europea della cultura per il 2019, è stato composto un comitato trasversale di cui fanno parte anche esperti contabili. 
La guida del comitato di Pistoia, tra l’altro, si sta limitando a dare spazio soltanto alle riflessioni filosofiche di qualche associazione amica.
Nessun coinvolgimento del mondo dello sport, del fare delle imprese artigiane, della ricerca del bello del florovivaismo locale: tutti settori che rappresentano a pieno titolo la cultura locale e italiana. Così come niente si sta facendo per allargare i confini della città a Montecatini, anche per rilanciare il suo termalismo, o alla montagna pistoiese e alle sue valenze turistiche.
Il sindaco e le istituzioni pensino per una volta all’interesse pubblico, altrimenti questa sarà per Pistoia solo un’occasione persa.