Gli attacchi di Repubblica delle ultime settimane nei miei confronti non sono, come sembra e come avevo inizialmente pensato anche io, dei cialtroneschi e sguaiati attacchi fatti per “partito preso” contro la destra e in difesa del PD e della folle logica dell’accoglienza a tutti i costi.
Non c’è dietro una sincera anche se ruffiana volontà culturale di difesa dell’accoglienza e del multiculturalismo.
A Repubblica degli immigrati non frega niente.
Chiedo scusa se ci ho messo un po’ di tempo a realizzare, ma gli immigrati sono solo una scusa.
L’interesse di Repubblica è screditarmi, attribuendomi gaffes ed errori mai fatti, su un tema che gli dia una copertura culturale (immigrazione), per così provare a screditare le centinaia di inchieste e denunce che faccio da anni sul malaffare che gira intorno alla sinistra ed il PD.
Ovviamente parlo del direttorino, catapultato in un ruolo più grande di lui, non di tutti i giornalisti. Alcuni sono bravi, capaci e liberi.
Tornando alle denunce fatte nelle Istituzioni…
Ovviamente parlo del direttorino, catapultato in un ruolo più grande di lui, non di tutti i giornalisti. Alcuni sono bravi, capaci e liberi.
Tornando alle denunce fatte nelle Istituzioni…
Alcuni esempi concreti degli ultimi anni (cliccate e leggete un po’):
– Quando il capogruppo del PD in Palazzo Vecchio giocava con l’urbanistica e con la società Quadra
– Quando l’assessore in Regione votava per finanziare il consorzio diretto dalla moglie e di cui faceva parte lui stesso:
-Quando la Regione girava soldi pubblici al Tribunale facendoli gestire dall’imputato Biagi insieme al suo giudice.
– Quando la Regione comprava un magazzino per tenerlo vuoto e restare in affitto da un dirigente PD. 23 milioni buttati.
-Lo scandalo degli immobili ASL
-Lo scandalo dei lavori a SMN
– I debiti della famiglia Renzi pagati con i soldi pubblici
– I buchi nei bilanci delle ASL e i ruoli di Rossi e la moglie
-Gli interessi dietro al pirogassificatore
-Gli sprechi all’UNCEM
-Appalti, Coop e politica
-Rossi nomina assessore sotto processo
Potrei continuare a lungo e continuerò a farlo nei prossimi anni. Centinaia di denunce: mirate, documentate e inattaccabili. Denunce fatte carte alla mano che in questi anni hanno messo in difficoltà il sistema di potere in Toscana e spinto le Procure ad aprire inchieste.
Eccolo il centro del problema. Gli immigrati sono solo una scusa. A Repubblica non interessano loro. Interessa essere zelanti cani da guardia di un sistema di potere basato su furberie, sprechi e scorrettezze.
Per fare questo provano, grazie a Dio inutilmente, a screditare chi come me racconta, senza peli sulla lingua, le cose come stanno.
Non possono farlo con la mia vita privata, non possono farlo con la mia onestà, non possono farlo con le mie amicizie. Tutto drammaticamente limpido.
E allora stanno provando a far credere che sono un raccontaballe, uno che parla senza aver approfondito, uno che attacca per fare sensazionalismo e senza avere sostanza dietro. Ovviamente non è vero niente.
E’ facile trasformare, come hanno fatto ieri, un doveroso rapporto di routine in strada con i cittadini (né pubblicizzato, né annunciato) con una manifestazione per cavalcare un bufala. Non c’erano cronisti (nemmeno loro) e possono inventare quello che gli pare. E’ facilissimo raccontare che sono un becero e superficiale “Salvini in sedicesimo” che infila una gaffes dietro l’altra. L’importare è gettare fango e discredito su una voce libera che può mettere in difficoltà il sistema di potere a cui sono messi a guardia.
Probabilmente smettessi di spulciare le carte degli interessi economici e delle truffette del PD, smetterebbero di attaccarmi. Ma non ci sperino a Repubblica: non mi faccio intimidire, le carte restano carte e i loro amichetti del PD persone che usano il potere come Repubblica usa l’informazione. Indecentemente.