Patto Roma-Londra contro i clandestini

Sulla lotta ai trafficanti di esseri umani anche il Regno Unito segue il modello italiano

Anche il Primo Ministro britannico Keir Starmer condivide la linea del Presidente Meloni sul contrasto all’immigrazione clandestina, da attuare attraverso controlli, difesa dei confini, trasferimento dei migranti in Paesi terzi e potenziamento dei servizi di intelligence. Le politiche del governo italiano sono ormai considerate modelli virtuosi da replicare e applicare in tutta Europa.

Il patto Roma-Londra

Il trasferimento dei migranti in hot spot extra europei è un’idea sempre più condivisa tra gli Stati Membri. Il Presidente britannico Starmer segue con grande interesse il modello italiano sul contrasto all’immigrazione clandestina. E proprio la Gran Bretagna, infatti, sta valutando di seguire l’esempio dettato dall’Italia aprendo dei centri fuori dai confini europei. Non solo, grazie al patto stretto tra Meloni e Starmer, le agenzie di intelligence italiane e britanniche collaboreranno nella lotta al traffico di esseri umani.

Particolare attenzione è stata dedicata al contrasto alla migrazione irregolare e alla lotta alla tratta degli esseri umani, ma anche all’energia, alla promozione degli investimenti e alla cooperazione nel settore della difesa. In questo ambito, è stato ribadito l’impegno per l’attuazione del Global Combat Air Programme (GCAP), programma di collaborazione internazionale di elevata rilevanza strategica che coinvolge Italia, Regno Unito e Giappone, con l’ambizione condivisa di sviluppare un caccia di sesta generazione.

Anche la Gran Bretagna segue Meloni

Dopo la Francia, adesso anche la Gran Bretagna. In Europa ormai tutti seguono l’esempio dettato dall’Italia di Giorgia Meloni sul contrasto all’immigrazione clandestina. L’unica rimasta a combattere contro i centri in Albania è la sinistra italiana che ancora persegue il mantra dell’accoglienza incontrollata.