È successo a Modena ad una quindicenne di origini marocchine: minacce e insulti, poi le botte
Ha quindici anni ed ha scelto, del tutto legittimante, di non indossare più il velo. Ma le sue amiche marocchine non l’hanno accettato. Minacce, insulti gravi e poi le botte selvagge. Non succede in uno Stato teocratico dov’è la Sharia a dettare le regole, ma in Italia, a Modena. Alla faccia dell’integrazione. Chi viene in Italia deve rispettare le leggi italiane e simili atteggiamenti non sono ammessi.
La scelta di abbandonare il velo
La giovane 15enne di Modena aveva deciso di togliersi il velo, ma le sue amiche marocchine non lo hanno accettato, per loro era un comportamento inaccettabile. Si aspettava appoggio e sostegno dalle sue amiche, ma così non è stato. Invece che accettare e prendere atto della sua scelta, libera e personale, l’hanno picchiata.
Le persecuzioni delle amiche marocchine
Gli attacchi nei confronti della giovane 15enne, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sono iniziati lo scorso maggio. Le sue amiche marocchine non ci hanno pensato due volte a girare le spalle alla propria amica e ad attaccarla. Tra persecuzioni sui social networks, minacce ed insulti si è arrivati fino ad atti di vero e proprio bullismo, seguiti da violenze fisiche.
La ragazza è stata costretta a vivere nella paura, nello stress fino ad arrivare alla necessità di doversi rivolgere ad uno psicologo per poter affrontare la situazione. La 15enne ha denunciato i fatti alle Forze dell’Ordine. Le tre marocchine che la hanno perseguitata sono indagate per stalking e lesioni in concorso aggravate.
Perseguitata perché non voleva il velo
Non è pensabile che cose simili possano venire in Italia. Non siamo in Iran, non siamo in Stati governati dalla Sharia. Questo è il modello d’integrazione promosso dalla sinistra per anni, e questi sono i risultati. Come per il caso dei corsi di piscina riservati a sole donne musulmane: con chi dovrebbero integrarsi esattamente? Questa non è integrazione.