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“Neohitleriano”, prosciolta la Prof. che offese Lollobrigida

Non lo definì semplicemente nazista, ma un complice diretto del sanguinario dittatore tedesco: eppure la Prof. Di Cesare – la stessa che ricordò in un post la terrorista rossa Balzerani – è stata assolta

“Un giudice ha ritenuto che darmi del ‘ministro nazista’ in una trasmissione pubblica non rappresentasse un’offesa dalla quale ci si possa legalmente tutelare. Non un semplice nazista ma un complice diretto del sanguinario dittatore tedesco che causò la morte di milioni di persone” inizia così la riflessione del Ministro Francesco Lollobrigida sulla sentenza di assoluzione della Prof. Di Cesare che lo definì “ministro nazista”. La professoressa Di Cesare è la stessa che scrisse un post in ricordo della terrorista rossa delle brigate rosse Barbara Balzerani, la quale fu responsabile del rapimento di Aldo Moro e, dal carcere, rivendicò l’omicidio dell’ex Sindaco di Firenze Lando Conti, senza mai pentirsi (clicca qui per approfondire).

Le frasi allucinanti della Di Cesare

“Il nazismo è stato un progetto di rimodellamento etnico del popolo e il mito complottistico della sostituzione etnica è nelle pagine del Mein Kampf di Hitler. Credo che le parole del ministro non possano essere prese per uno scivolone, perché ha parlato da Gauleiter, da governatore neohitleriano”, con queste parole la docente Di Cesare ha definito il Ministro Francesco Lollobrigida durante una trasmissione su La7.

Ma cosa insegnera

Lollobrigida: “Continuo a ritenere questa definizione un insulto gravissimo”

“Un giudice ha ritenuto che darmi del ‘ministro nazista’ in una trasmissione pubblica non rappresentasse un’offesa dalla quale ci si possa legalmente tutelare. Non un semplice nazista ma un complice diretto del sanguinario dittatore tedesco che causò la morte di milioni di persone. Uno capace pensare cose terribili e di avere il potere dimetterle in pratica per ruolo.

Continuo a ritenere questa definizione un insulto gravissimo, ma se un giudice non la pensa così prendo atto della sua sentenza. Il nazismo va combattuto con la forza delle idee, non con lo stigma, dalla nostra parte non tornerà la stagione dell’odio. Leggerò la sentenza ma la accetto con la serenità di chi ha fiducia nella magistratura sempre.

Il giudizio sgombra il campo da sospetti su interferenze tra poteri dello stato e dalle menzogne di chi ha fatto ricorso a campagne di stampa per tentare di delegittimare la possibilità costituzionale di adirvi. Ma il nazismo va combattuto. Per me con la forza delle idee e la difesa dei principi costituzionali. Per molti di quelli che hanno festeggiato questo verdetto anche con la violenza.

Spero che i ‘cattivi maestri’ divenuti con l’avanzare dell’età ‘cattivi professori’ non tornino protagonisti. Combattere l’avversario con lo stigma che motivò la ‘compagna Luna’ e gli altri sanguinari terroristi a tentare di sovvertire con il sangue le regole della democrazia non può trovare spazio nella dialettica politica.

Dalla nostra parte non tornerà la stagione dell’odio perché siamo convinti del diritto di poter esprimere le idee liberamente e di garantire agli altri di poter fare lo stesso senza insultare o aggredire chi ne ha di diverse. E ora a lavoro per la nostra Italia”, ha dichiarato il Ministro Francesco Lollobrigida in merito alla sentenza del tribunale sulle accuse rivoltegli dalla professoressa Di Cesare.