Picconata dopo picconata i giovani di Berlino hanno ridotto in macerie il muro dell’oppressione sovietica
Il 9 novembre di 35 anni fa, la caduta del Muro di Berlino segnava la fine di un’ideologia aberrante e sanguinaria, consegnandoci un’Europa finalmente libera da ogni totalitarismo. Nel “Giorno della Libertà”, celebriamo il ricordo di quelle ore che hanno segnato la storia e rinnoviamo il nostro impegno a difesa dei valori e dei principi della democrazia.
Mai più muri nell’Europa dei Popoli
Il 9 novembre del 1989 il destino dell’Europa è cambiato: picconata dopo picconata i giovani d’Europa hanno ridotto in macerie il muro dell’oppressione sovietica. Tra le strade di Berlino, con forza dirompente, si imponeva l’autodeterminazione dei Popoli. Si respirava, dopo decenni, il sapore della libertà. Era caduto il muro dell’oppressione comunista che divideva un Popolo, che divideva un mondo.
Meloni: “Viva la libertà, mai più totalitarismi”
“Oggi celebriamo il ‘Giorno della Libertà’, istituito con la legge n. 61 del 15 aprile 2005 dalla Repubblica italiana. Una giornata per ricordare il crollo del Muro di Berlino, abbattuto il 9 novembre 1989, e con esso la fine del comunismo sovietico e dei regimi del Novecento. Con ancora negli occhi le potentissime immagini della folla che preme per aprire i varchi e poi danza sulle macerie di quel simbolo di oppressione che per quasi 30 anni ha diviso la Germania e, di fatto, il mondo intero.
Immagini che hanno segnato la storia e che hanno contribuito in maniera determinante a consegnarci una società libera e democratica. Valori che dobbiamo in ogni modo difendere e rivendicare sempre, per noi che abbiamo la fortuna di conoscerli e per tutte le popolazioni oppresse. Viva la libertà. Mai più totalitarismi”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.