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Foibe: un esposto in Procura contro il negazionismo dilagante

foiba

In questi giorni stiamo leggendo ed ascoltando tante affermazioni che minimizzano la persecuzione di massa avvenuta a danno degli italiani sul confine orientale. Sarà mia cura racchiuderle in un esposto che depositerò in Procura.

Il negazionismo in Italia è reato dal 2016, da quando cioè il legislatore ha aggiunto, approvando la legge 115/2016, un comma (3-bis) alla legge 654/1975. Il reato, secondo il codice penale, non riguarda solo la Shoah ma anche i crimini di genocidio, i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra.

Oggi, dopo lo storico della Resistenza che ha guidato i ragazzi nel viaggio degli studenti nei luoghi delle Foibe, persino la vicepresidente della giunta regionale toscana ha ribadito, mettendolo nero su bianco, che è “scorretto parlare di pulizia etnica”, dichiarazioni sostenute anche da esponenti di maggioranza in Regione.

Davanti a episodi di pulizia etnica e crimini contro l’umanità chi ridimensiona i numeri, chi si attarda in comprensione e giustificazione dei carnefici, chi sposta su altri temi per ridimensionarne la gravità è umanamente e politicamente indecente e penalmente punibile per legge.

Starà ai magistrati verificare se è stata utilizzata l’Istituzione Regione Toscana per compiere l’odioso reato di negazionismo