Question time alla Camera, Meloni: “Non cambio idea in base a dove gira il vento”

“La differenza tra me e voi è che io sono Presidente di un partito politico che all’opposizione aveva il coraggio di scrivere che le spese sulla difesa andavano aumentate”

Si è tenuto il Question time alla Camera dei deputati. Il Presidente Giorgia Meloni ha risposto, come sempre, in maniera eccezionale a tutte le domande che le sono state poste. Le posizioni del governo Meloni sono chiare e sono state ben delineate. Noi non abbiamo mai cambiato idea. Al contrario della sinistra, che a seconda del vento cambia le proprie idee, noi abbiamo sempre mantenuto le promesse fatte portando avanti sempre le nostre idee.

Tutelate le Forze dell’Ordine

“Siamo partiti dalle priorità, ci siamo occupati di potenziare le dotazioni organiche. Abbiamo avviato un piano straordinario di assunzioni su base pluriennale, che ha permesso di assumere finora oltre 30 mila nuovi agenti, ripartiti nei vari corpi di polizia, e circa 5 mila nuovi vigili del fuoco. Ci siamo occupati di garantire stipendi più dignitosi, stanziando un miliardo per il rinnovo del contratto scaduto nel 2021 e i fondi per i successivi due contratti.

Il contratto è stato firmato lo scorso dicembre e prevede un aumento medio in busta paga tra i 100 e i 120 euro netti mensili. Il governo ha dato massima attenzione al Corpo dei Vigili del fuoco, anche in termini di mezzi, oltre 4 mila, sta scrivendo il decreto legislativo per il riordino del Corpo”, ha dichiarato il Presidente Giorgia Meloni.

Green Deal emblema del fallimento dell’ex commissario Timmermans

“Il governo sostiene pienamente gli sforzi della Commissione per una decisa semplificazione del quadro normativo del Green Deal, che sta prendendo forma nei “pacchetti omnibus” che hanno interessato, o interesseranno, proprio il regolamento CBAM, la Politica Agricola Comune, le normative sulla Due Diligence e altre. 

Per quanto riguarda il comparto automotive, grazie anche all’impegno italiano sono state di fatto sospese le multe ai produttori di auto (anche se, purtroppo, non ancora a quelli di veicoli pesanti), con l’obiettivo di interrompere quella assurda spirale che negli ultimi mesi ha visto chiudere stabilimenti produttivi o comprare “quote verdi” dai principali competitor cinesi e americani pur di non ricadere nel perimetro delle sanzioni.

L’emblema del fallimento delle politiche dell’ex commissario Timmermans, un monumento alla desertificazione industriale di cui qualcuno dovrà prima o poi rendere conto”, ha proseguito Meloni.

Meloni: “Non cambio idea in base a dove gira il vento”

“Oggi l’Italia e l’Europa non sono autosufficienti sotto l’aspetto della sicurezza. E io, che a differenza di altri non cambio idea in base a dove gira il vento, ho sempre creduto che lo dovessero essere, per costruire un pilastro europeo dell’Alleanza Atlantica capace di interloquire da pari con la colonna americana. 

La differenza tra me e voi è che io sono Presidente di un partito politico che all’opposizione aveva il coraggio di scrivere che le spese sulla difesa andavano aumentate. Non sono un Presidente del Consiglio che ha una linea quando sta al governo e una linea completamente e diametralmente opposta quando sta all’opposizione. È una grande differenza”, ha affermato il Presidente Meloni.