Nelle immagini diffuse su Facebook (che poi le ha censurate) dagli stessi ideatori, dei geni evidentemente, si vede la carcassa di un suino stesa a terra e adagiata su un bancale, mentre diverse persone intorno sono intente a lavarne il corpo, depilarlo e raschiarlo con alcuni coltelli.
L’episodio è accaduto a Livorno: una vera e propria macellazione tribale avvenuta in un Palazzo occupato da anni da persone di varia etnia, chiamato in città “Palazzo del Picchetto”.
All’operazione assiste anche una bambina molto piccola, che tra l’altro non sembra impressionata dallo spettacolo perché forse abituata. A un certo punto il maiale viene anche “trattato” con la fiamma ossidrica per eliminare le setole.
La scena è stata pubblicata su Facebook nel pomeriggio di sabato scorso. Il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Andrea Romiti ha presentato un esposto chiamando in causa il sindaco di Livorno Filippo Nogarin del Movimento 5 Stelle
E allora io mi chiedo come possa un’amministrazione tollerare che ci siano zone pericolose in cui le leggi sono sospese, che mettono in pericolo la sicurezza dei cittadini, dove dei personaggi, magari senza documenti, compiono questi gesti senza rispettare non solo le norme sulla macellazione, ma anche sanitarie, sulla sicurezza delle persone e dell’edificio, in un luogo in cui nessuno può controllare?
Questo episodio è la vittoria dei fuorilegge, l’ennesimo che ci dice come non sia possibile tollerare alcun tipo di abusivismo e occupazione di aree nelle nostre città. Non è che all’amico di Roberto Fico, Filippo Nogarin, piaccia strizzare l’occhio agli abusivi? E allora perché non sgombera subito il Palazzo del Picchetto?