Si tratta di vere e proprie prigioni per dissidenti religiosi: chi non indosserà correttamente l’hijab verrà segregato in centri per malattie mentali
Vere e proprie cliniche specializzate nell’abbandono dell’hijab. Questa è l’ultima follia che il regime di Teheran ha deciso di applicare per reprimere ancora di più la libertà delle donne. Non sono passati neanche 10 giorni da quando una studentessa è stata arrestata per aver protestato contro l’obbligo del velo e già l’Iran pensa a segregare ogni donna che sceglie di non indossare l’hijab in centri per malattie mentali. Una follia di una gravità inaudita.
La studentessa definita “malata mentale”
Era stata fermata dalla polizia morale perché non indossava correttamente il velo obbligatorio all’Università della Scienza e della Ricerca di Teheran. La giovane studentessa decide di uscire dalla Facoltà e spogliarsi fino a rimanere in biancheria intima per protestare. Pochi minuti dopo, come si vede anche in un video diventato virale, viene prelevata con la forza ed arrestata.
Dopo l’arresto la ragazza è stata definita dal regime come una “malata mentale” ed è stata trasportata in una clinica psichiatrica.
Ecco come il regime reprime il dissenso
L’apertura di questi centri psichiatrici per “curare” le donne che vogliono abbandonare l’hijab in favore di uno stile di vita più occidentale sono stati definiti da Talebi Darestani, il generale di Teheran per la prevenzione del vizio, come necessari per i giovani e gli adolescenti. Il regime sta cercando di reprimere la libertà delle donne in maniera sempre più stringente.
Definire delle ragazze che non vogliono adattarsi alla cultura integralista islamica come delle “malate mentali” è pura follia. La ragazza arrestata pochi giorni fa, da quanto si apprende da alcune Agenzie stampa, è stata reclusa in uno di questi centri. E poi non si sono avute più sue notizie. La verità è che l’Iran utilizza la scusa delle case di cura psichiatrica per mascherare delle nuove prigioni per i dissidenti religiosi.
Queste cliniche hanno un unico obiettivo: cercare, trovare e zittire le donne che non vogliono conformarsi. Vogliono far credere alle donne che il desiderio di libertà che hanno sia una malattia mentale.