Con l’anno record degli arrivi in Italia gli unici a fregarsi le mani sono i soggetti che lavorano nel settore dell’accoglienza: il superamento dei 171mila sbarchi manda in tilt ogni previsione del governo e già nel 2016 l’Italia spenderà oltre 4 miliardi di euro per alimentare il business dell’immigrazione.
Nel documento programmatico di bilancio dello scorso anno il Ministero dell’Economia, prevedendo una crescita simile agli anni 2014 e 2015, aveva tarato la più gravosa ipotesi di spesa per il 2016 al di sotto dei 4 miliardi ma, ad oltre un mese dalla fine dell’anno, la crescita negli arrivi è già oggi aumentata sensibilmente rispetto alle peggiori previsioni.
Nel documento del 2017 il governo aveva stimato la spesa intorno ai 4,2 miliardi di euro, spesa che in questo modo sarà con ogni probabilità raggiunta già quest’anno.
L’immigrazione sta sempre di più diventando un business per favorire le cooperative amiche della sinistra, l’unico modo per fermare lo sperpero di denaro pubblico in favore dei soliti noti, e così facendo frenare anche l’appetito degli sbarchi, è obbligare le cooperative a rendicontare tutte le spese, come prevede la nostra proposta di legge ‘Taglia business’.