Gli stessi che fino a poco tempo fa criticavano le scelte del governo Meloni sull’immigrazione adesso utilizzano lo stesso approccio
Soltanto dopo il gravissimo attentato jihadista avvenuto a Solingen, in Germania, la sinistra sembra farsi venire qualche dubbio sulla gestione del fenomeno migratorio. Le Nazioni dell’Unione europea, adesso, sembrano virare proprio sull’approccio del governo Meloni. Basta immigrazione illegale, dobbiamo controllare chi arriva.
Il modello Italia
L’approccio del governo Meloni si basa sulla difesa dei confini e sul contrasto ai trafficanti di esseri umani. Servono accordi e cooperazioni con i Paesi di origine per poter contrastare in modo efficiente l’immigrazione illegale. Noi stiamo facendo tutte queste cose: solo i memorandum con Tunisia e Libia hanno fatto diminuire gli sbarchi del 65% e grazie all’accordo con l’Albania il carico di migranti sulle nostre coste diminuirà.
La Germania torna sui suoi passi
Chi prima criticava il nostro approccio adesso è costretto a ricercarlo per far fronte ai problemi causati dall’immigrazione illegale. La Germania in questo momento sta facendo i conti con la realtà: in molti quartieri periferici delle città non c’è più sicurezza.
Lo stesso cancelliere Scholz ha fatto dietrofront rispetto alle sue idee sull’immigrazione ed adesso anche in Germania i rimpatri accelerano, sono già 28 gli afghani rimandati in Patria.
Non solo la Germania, tutta Europa si sta svegliando
Anche gli altri Stati europei si stanno svegliando, in Francia il nuovo Premier Michel Barnier voleva chiedere un referendum per stabilire una quota di migranti da ospitare annualmente. La Finlandia sta cercando di proteggere i suoi confini dagli immigrati iraniani ed afghani. La Svezia sta aumentando e rinforzando i rimpatri.
Anche in Regno Unito i laburisti si sono resi conto che la sicurezza nel loro Paese è in serio pericolo: le carceri non riescono ad ospitare la quantità di migranti e così stanno pensando ad un accordo con l’Estonia per trasferire i detenuti in eccesso nelle loro carceri.