"Caro Beppe Grillo, sei disponibile a sottoporti ad un pubblico test
antidroga?" La domanda diretta al leader del Movimento 5 Stelle arriva
dalla rivista on line Destra.it che rilancia l'idea buttata nella
mischia di twitter da Maurizio Gasparri nella tarda sera di ieri, dopo
l'arresto per spaccio della consigliera grillina di Genova.
"Ormai è un uomo pubblico, un leader politico al pari di tutti gli
altri ed è arrivato il momento di trasformare i proclami in atti
coerenti- Si legge nell'articolo firmato dal dirigente nazionale del
PDL Giovanni Donzelli- Se si chiede trasparenza al 100% si deve anche
poi essere pronti a non invocare la privacy se coinvolti in prima
persona."
"Gli Italiani hanno diritto di sapere se tanta stupefacente
aggressività è naturale o un effetto collaterale di qualche vizietto,
se gli sbalzi di umore sono un difetto caratteriale di un eccentrico
uomo di spettacolo o le conseguenze di qualche aiutino" Prosegue
Donzelli su destra.it
"Non si accettano risposte di scontato -maanchismo- di facciata contro
il Parlamento dei corrotti e dei drogati. -Avvertono in chiusura su
destra.it rivolgendosi direttamente a Grillo-Tra pochi mesi i tuoi
uomini si candideranno proprio a entrare in quel Parlamento: vogliamo
sapere se chi li guida è sempre cosciente o a volte offuscato da
qualche strana sostanza."