Prevedere il sequestro dei beni, il ritiro della cittadinanza e l’esilio per chi si macchia di gravi reati di corruzione. Non è accettabile che mentre la gente fatica ad arrivare a fine mese, a pagare tasse e bollette, lo Stato getti al vento miliardi di euro in corruzione, per questi personaggi non deve esserci pietà, piuttosto è giusto prevedere l’espulsione dall’Italia per chi commette un reato così grave: le norme della legge Severino non possono certo bastare.
Per anni abbiamo tenuto in esilio i discendenti dei Savoia per un’assurda norma costituzionale, non credo che qualcuno piangerà, se non i diretti interessati, se i corrotti non potranno più mettere piede in Italia.