Il caso emerso da un nostro esposto: il sindaco di Pescia Giurlani accusato di essersi appropriato indebitamente di 700mila euro di denaro pubblico in Uncem Toscana
Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani è stato condannato a sei anni e sette mesi di reclusione per peculato e abuso d’ufficio. I fatti della vicenda risalgono alla gestione Uncem Toscana, l’Unione delle comunità montane di cui Giurlani era presidente. Le indagini sono partite da un mio esposto alla Corte dei Conti e alla Magistratura.
Il giudice ha stabilito per Giurlani anche interdizione perpetua dai pubblici uffici e la confisca di beni per un valore di 580mila euro. La sentenza sarà inoltre trasmessa al prefetto di Pistoia perché valuti un’eventuale sospensione dall’incarico di sindaco.
Una vicenda di cui mi sono occupato personalmente in Consiglio regionale della Toscana, denunciando le anomalie emerse dagli atti.
Nonostante le nostre ripetute richieste di trasparenza arrivate fino dal 2014, il Partito democratico e la Regione Toscana non hanno fatto chiarezza fino in fondo. E sulle evidenti anomalie non prese le distanze dalle condotte di Giurlani, che ancora oggi ricopre il ruolo di sindaco di Pescia.
700 mila euro spariti
Tra il 2005 e il 2016 Giurlani si sarebbe appropriato di denaro appartenente all’Uncem, “autoliquidandosi” oltre 300mila euro senza giustificazioni di spesa. Altri 240mila, inoltre, sarebbero stati sottratti creando giustificazioni contabili fittizie. Inoltre avrebbe ricevuto dall’Uncem compensi per 143mila euro per consulenze da lui effettuate a seguito di
incarichi autoconferiti.
500 euro al giorno spesi in viaggi e la mancanza di rendicontazione nelle spese. Ma anche contributi Inps non versati ai dipendenti e aziende non pagate per lavori su progetti Uncem finanziati dalla Regione Toscana. Fra le anomalie denunciate nell’esposto queste sono solo le principali.
In tutto abbiamo rilevato che, soltanto dalla Regione Toscana, dal 2009 al 2014 l’Uncem di Giurlani ha ricevuto finanziamenti per almeno 11 milioni di euro.
La condanna della Corte dei Conti
Il sindaco di Pescia, Oreste Giurlani, è già stato condannato al processo davanti alla Corte dei conti a pagare 724mila euro per spese e rimborsi intascati quando era presidente dell’Uncem Toscana.
Secondo quanto riporta la sentenza, Giurlani “nella sua qualità di Presidente dell’ente, ha direttamente gestito il denaro di Uncem Toscana a proprio beneficio, compilando i prospetti cumulativi relativi a rimborsi per spese di viaggio e di missione non spettanti, acquistando beni personali, privi di finalità istituzionali, pagando le rate di finanziamenti personali e affidando a sé stesso incarichi retribuiti”.