Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso un francobollo commemorativo di Giovanni Gentile per l’80esimo anno dalla sua scomparsa
Al Salone degli Arazzi di Palazzo Piacentini si è tenuta la cerimonia ufficiale della presentazione del nuovo francobollo commemorativo di Giovanni Gentile. Hanno partecipato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il sottosegretario con delega alla filatelia, Fausta Bergamotto, il presidente di Poste Italiane, Silvia Rovere, il presidente del consiglio di amministrazione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Paolo Perrone, e i rappresentanti della famiglia Gentile.
Ecco chi era Giovanni Gentile
Giovanni Gentile fu un autorevole filosofo, uno dei maggiori esponenti delle correnti filosofiche dell’idealismo italiano e del neoidealismo, uno storico della filosofia, cofondatore dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana ed ex Ministro della Pubblica Istruzione nel 1924. Uno dei suoi contributi più importanti alla nostra Nazione fu la Riforma Gentile del 1923: la riforma della scuola italiana.
Urso: “Piccolo tassello di memoria collettiva”
“Quello di oggi è un contributo doveroso a una figura di spicco del panorama culturale italiano della prima metà del Novecento. La Riforma Gentile del sistema scolastico è un impianto che, nonostante le successive modifiche, è ancora in vigore per la sua attualità, perché ha valorizzato il ruolo della formazione e dell’istruzione dei cittadini, accelerando il processo di modernizzazione dell’Italia post-risorgimentale.
Questo francobollo è un piccolo tassello di una memoria collettiva che dobbiamo ricomporre e riconoscere a ottant’anni dall’assassinio di Giovanni Gentile e a cento anni dalla sua Riforma, affinché l’ideologia non uccida più l’intelligenza”, ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Russo.
Sangiuliano: “Il filosofo continuatore del Risorgimento”
“Giovanni Gentile insieme a Benedetto Croce ha segnato la filosofia italiana del Novecento. Si pose come il filosofo continuatore del Risorgimento, affidandosi il compito di scrivere una storia civile dell’Italia come rinascimento nazionale. Faccio mie sia le parole di Biagio de Giovanni, che lo definisce fra i massimi del Novecento europeo, che quelle di Norberto Bobbio, secondo il quale insieme a Croce crea quella che egli definisce ideologia italiana”, ha affermato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.