E’ una storia di ordinario degrado, quella avvenuta tra sabato e domenica al Forte dei Marmi e che ha visto protagonisti un gruppo di marocchini (di cui numerosi irregolari) e alcuni agenti di polizia. Voglio puntare l’indice sull’arroganza e il senso di impunità di chi vive fuori dalle regole, e al contempo la situazione di abbandono in cui le forze dell’ordine sono costrette a operare.
Tra sabato e domenica una volante è stata chiamata più volte per intervenire a causa di un gruppo di marocchini che prima importunava i clienti di un locale, poi alcune ragazze. Con l’aiuto dei carabinieri, sono stati identificati e portati in caserma. Dopo le operazioni di rito, due ore più tardi, appena usciti hanno dato in escandescenze e stracciato il foglio di via davanti agli occhi degli agenti. Prima li hanno insultati dicendo che sarebbero tornati a ‘lavorare’ presto e appena fuori dalla loro vista si sono accaniti sulle auto. Infine si sono dati alla fuga, cercando riparo in una villa abbandonata. E’ qui che uno dei marocchini ha colpito un agente con un violento calcio, prima di venire arrestato e condannato a 8 mesi con la sospensiva. Sta di fatto che adesso l’aggressore è in libertà mentre l’agente si ritrova con un dito rotto e a doversi pagare da sé tutte le spese di guarigione, inclusa l’ecografia al fianco. Crediamo che questo genere di cose non debba accadere, in un Paese civile”.