Il marchio di una pasticceria di Firenze, nota per l’alta qualità dei prodotti, è stato clonato in Corea del Sud. A raccontarlo è la cronaca fiorentina del quotidiano La Repubblica.
I proprietari hanno raccontato che, addirittura, questi imprenditori si sarebbero presentati da loro, nel quartiere di Soffiano, parlando dell’ipotesi di un accordo per portare il marchio nella loro nazione. Ma poi tutto sarebbe sfumato.
Il fatto accaduto è grave, per questo ho presentato un’interrogazione alla Camera dei Deputati per chiedere che il governo offra il massimo supporto ad imprenditori che subiscono raggiri e clonazioni.
Occorre agire in modo deciso nelle sedi internazionali, dall’Unione europea all’Organizzazione mondiale del commercio, per introdurre regole certe contro la contraffazione dei marchi a tutela del Made in Italy.
Dobbiamo fare di tutto per fermare queste situazioni ed aiutare chi è vittima di questi veri e propri furti di proprietà.
Quanto accaduto alla pasticceria fiorentina è un campanello di allarme che abbiamo il dovere di ascoltare attentamente: le eccellenze italiane sono un bene prezioso che tutto il mondo ci invidia: non possiamo rassegnarci alla clonazione.
Purtroppo episodi simili accadono da tempo, oltre che per le attività commerciali, anche per i prodotti agroalimentari e del manifatturiero: serve un’azione forte per contrastare questo fenomeno.
Vogliamo esprimere il nostro pieno sostegno alla famiglia Bernacchioni, proprietaria di “Giorgio”, è ora che l’Italia si svegli per salvare quelle che sono vere e proprie perle rare.