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LA NAZIONE, GIORGIA MELONI “GUERRIGLIERA ANTI PD”

Su La Nazione di Firenze l’intervista rilasciata da Giorgia Meloni in occasione del suo tour elettorale in Toscana di pochi giorni fa. Di seguito il testo pubblicato sul quotidiano in edicola oggi, mentre in calce all’intervista trovate il link al video del colloquio con il direttore de La Nazione Francesco Carrassi:


Onorevole Meloni, lei è a Firenze per giocare d’attacco con la squadra dei Fratelli d’Italia contro la roccaforte di Renzi e del Pd.
«Ci crediamo, a Firenze come in Toscana. Il vento sta cambiando, la gente ragiona di più. Adesso in questo territorio vincono le proposte credibili e non più i sistemi di potere consolidati perché hanno arricchito le minoranze e hanno lasciato moltitudini di persone in mezzo a una strada».

E’ per questo che giocate la carta di Letizia Giorgianni, presidente dell’associazione vittime delle banche all’uninominale della Camera 1 di Firenze?
«Pensavamo che Letizia Giorgianni fosse perfetta per sfidare la Boschi ma la Boschi si è andata a candidare a Bolzano… solo lì possono votarla».

In Toscana e a Firenze chi ha voluto attaccare la sinistra ha parlato di un sistema di potere che unisce associazionismo, cooperative, professionisti. Secondo lei è effettivamente così?
«E’ un dato di fatto, lo sanno tutti i cittadini che qui c’è stato un sistema chiuso per cui se eri iscritto al Pci e seguenti avevi opportunità di ogni genere. Io ho sentito cose turche: dal trovare il posto di lavoro ad avere lo spazio a mensa. Quel sistema piano piano si è sgretolato perché la crisi lo ha smascherato. E anche perché è stato un sistema che ha esagerato con la sua ingordigia».

Fratelli d’Italia, un partito movimentista. Il consigliere regionale Giovanni Donzelli ne è un esempio nelle sue battaglie anti Renzi. Non rischiate di fare una campagna elettorale e una proposta elettorale esclusivamente contro il segretario del Pd ed ex sindaco e di non far emergere le vostre proposte? Sembra quasi un’ossessione…
«Nel tour toscano abbiamo incontrato i nostri sindaci di Pistoia, di Abetone, di Montecarlo per raccontare la faccia di FdI meno visibile: siamo di lotta ma soprattutto di governo. Nelle amministrazioni uniamo le comunità e diamo risposte concrete».

Il 14 febbraio il sindaco Nardella aveva promesso il via alle nuove linee della tramvia altrimenti avrebbe pagato una cena. In tanti vogliono andare a mangiare a Palazzo Vecchio visto il ritardo…
«Forse dovrebbe essere messo a disposizione il Salone dei Cinquecento per ospitarli tutti… A parte le battute, in Italia è un grandissimo problema la burocrazia che spesso rende difficile fare le cose in tempo».

Firenze è la culla del made in Italy e la casa della Grande Bellezza. Come valorizzare il patrimonio?
«La nostra forza nel mercato mondiale è tutto ciò che è marchio italiano. Ma il nostro marchio deve essere riconoscibile e non si deve contraffare».

Firenze gode del patto Minniti per la sicurezza. La sinistra prima quasi si vergognava del termine sicurezza.
«In campagna elettorale sono diventati tutti di Fratelli d’Italia: ripetono cose che dicevamo anni fa a partire dalla gestione dei migranti fino alla sicurezza. Se tu entri in casa mia per rubare e bastonarmi ma è la prima volta che lo fai non sei perseguibile. Se hai l’accendino del Duce in tasca ti fai tre anni di galera… Che Stato di diritto è? Siamo contenti che anche a Firenze Pd e sinistra si siano accorti del nostro allarme sulla sicurezza. Lanciato da molto tempo».

Questo il link alla videointervista: http://www.giovannidonzelli.it/2018/02/la-videointervista-di-giorgio-meloni-la.html