In questi ultimi giorni stiamo assistendo ad una risalita verticale del problema della criminalità nelle nostre città. Gli organi di informazione riportano quotidianamente un gran numero di episodi, anche efferati, che stanno minando l’ordine e la sicurezza nelle strade di molte città toscane. Chiediamo alla Regione di promuovere subito una serie di iniziative, con i Sindaci ed il Governo Nazionale, che oltre all’utilizzo degli strumenti e delle risorse già disponibili, prevedano una misura ulteriore quale la presenza dell’esercito con compiti di pattugliamento delle aree cittadine.
Insieme a Paolo Marcheschi e Marina Staccioli abbiamo presentato una mozione da discutere in tempi brevi. A Firenze ma anche in altri capoluoghi toscani, sta dilagando il fenomeno della criminalità tanto che, agli accordi che già prevedono il finanziamento di una serie di misure tese ad innalzare il livello della sicurezza nelle città ed a fronteggiare una lunga serie di emergenze che sono andate evidenziandosi di recente, occorre aggiungere anche la presenza in strada di un numero più ampio di forze dell’ordine e l’utilizzo di reparti speciali, come l’esercito, da dislocare nelle zone più a rischio.
Un’operazione simile a quella “Strade sicure” che durò dall’agosto 2008 al giugno 2011, voluta dall’allora Ministro della Difesa Ignazio La Russa. Circa tremila militari delle Forze Armate, di cui 2.600 dell’Esercito, affiancarono le forze di Polizia nell’azione di contrasto della criminalità e di controllo del territorio nelle principali città italiane.
La questione non è solo di ordine pubblico ma anche e soprattutto sociale. La sicurezza non deve essere trattata come un privilegio, piuttosto va considerata come un diritto di tutti i cittadini. E’ essa stessa indice della qualità della vita di un territorio ed elemento qualificante del rapporto tra i cittadini e le istituzioni pubbliche nonché condizione necessaria per lo sviluppo del nostro Paese.