Esaltò le Brigate Rosse. E la sinistra la candida alle regionali in Calabria

Tridico candida chi ha elogiato un ex brigatista: un segnale sconcertante. La Calabria merita di meglio

Sui social elogiava le brigate rosse e la brigatista Balzerani, adesso la sinistra la candida nelle sue liste in Calabria. È vergognoso. Le brigate rosse hanno seminato morte, dolore e paura in tutta la nostra Nazione. Non sono giustificabili. Inaccettabile come, ancora oggi, la sinistra continui a candidare persone che elogiano questi carnefici.

Gli elogi alle Brigate Rosse della Di Cesare

Donatella Di Cesare, ricercatrice e docente dell’Università La Sapienza di Roma, aveva pubblicato un post, che poi ha rimosso per vigliaccheria, in ricordo della terrorista rossa delle brigate rosse Barbara Balzerani. La brigatista Balzerani, appena ventiseienne, entrava a far parte della frangia estrema del terrorismo di sinistra, partecipò al sequestro di Aldo Moro occupando – insieme al compagno di allora, Mario Moretti – la base operativa di via Gradoli.

Nota come la “primula rossa” delle brigate rosse, venne arrestata nel 1985, a distanza di quattro anni dal tentativo fallito di gestire la scissione dell’organizzazione, guidando la fazione delle “Brigate Rosse – Partito Comunista Combattente”. Nel 1981 partecipò al sequestro del generale della Nato James Lee Dozier e dal carcere rivendicò l’omicidio dell’ex Sindaco di Firenze, Lando Conti, compiuto dalle brigate rosse, venendo condannata all’ergastolo. Non si è mai pentita, né dissociata.

Elogiò le br e la sinistra la candida in Calabria

Dopo aver sostenuto nei suoi post le brigate rosse e la brigatista Balzerani, la sinistra in Calabria ha deciso di candidarla nelle sue liste. Non solo. Lo stesso Tridico, candidato del centrosinistra espressione dei 5 stelle, continua imperterrito a difendere la vergognosa candidatura della Di Cesare, definita da lui stesso come “filosofa, pacifista e femminista”.

Non si può chiedere la fiducia ai cittadini candidando chi ha inneggiato alle brigate rosse offendendo la memoria delle vittime del terrorismo politico. La sinistra calabrese faccia un gesto di dignità: ritiri la candidatura impresentabile di Donatella Di Cesare.

Candidatura inaccettabile

Le brigate rosse hanno seminato morte, dolore e paura in tutta Italia. Hanno spezzato famiglie, lasciato orfani, distrutto vite. Qualsiasi tentativo di giustificare o esaltare quella stagione buia è un insulto non solo alla memoria delle vittime, ma a tutta la nostra storia. Per questo è inaccettabile che nella sinistra calabrese si pensi di poter dare spazio a chi, ancora oggi, esprime ammirazione verso i terroristi delle BR.

Non è una questione di schieramenti politici, è una questione di dignità, di rispetto e di memoria. È tempo che la sinistra compia un atto di responsabilità: rimuova chi offende la storia della Nazione e il dolore delle famiglie colpite dal terrorismo. Non si può predicare giustizia e libertà e al tempo stesso legittimare chi elogia i carnefici della nostra Italia. La memoria delle vittime merita rispetto. Sempre.