Dal 27 dicembre 2017 al 5 gennaio 2018 allestiremo a Palazzo Panciatichi in Consiglio regionale della Toscana la “Mostra sui rapporti fra Fidi Toscana e l’azienda della famiglia Renzi”. Una vicenda di cui mi sto occupando da ormai tre anni e messa in luce grazie alle denunce di Fratelli d’Italia.
I cittadini potranno ammirare con i loro occhi i documenti che dimostrano come un parte del debito contratto dai Renzi sia stato ripagato con i soldi pubblici dopo la concessione da parte di Fidi Toscana della garanzia all’80% sul mutuo concesso dalla Bcc di Pontassieve che porta la firma di Marco Lotti, padre dell’attuale Ministro Luca.
L’esposizione di dieci pannelli comprende, fra gli altri, i documenti ufficiali della Regione, di Fidi e della banca, e sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17 in via Cavour 4 a Firenze.
Oggi ho presentato in Consiglio regionale un ordine del giorno per chiedere che la Regione si attivi per recuperare i soldi tramite la Eventi 6, azienda erede della Chil e tutt’oggi di proprietà della famiglia Renzi.
I consiglieri Pd hanno votato contro questa proposta, che dimostra come siano interessati più a tutelare gli interessi della famiglia del loro segretario che le casse pubbliche.
Oggi in aula, per ragioni di tempo, non ho potuto illustrare tutti i contenuti dell’atto bocciato e di tutti gli atti presentati precedentemente a questo: i cittadini potranno vederli con la mostra.
Le mie azioni sono state doverose per la tutela dell’interesse pubblico: probabilmente nessuno sarebbe intervenuto senza le mie denunce. Se qualcuno pensa di intimidirmi e di fermare le mie richieste di trasparenza ha sbagliato indirizzo: andrò avanti perché sono certo di ciò che ho detto e fatto.
Continuerò a battermi con forza per chiedere che coloro i quali violano le regole paghino le conseguenze è mio dovere istituzionale di eletto difendere l’interesse della collettività.