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Dal governo accelerazione sul Pnrr, pagamenti in 30 giorni

C’è l’ok delle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato al decreto Omnibus, tante le misure importanti approvate: dall’accelerazione del governo sull’erogazione dei fondi Pnrr ai soggetti attuatori dei progetti, fino al ravvedimento speciale per chi aderisce al concordato

Via libera delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato al decreto Omnibus. Tante le misure importanti contenute nel decreto che è stato approvato ieri in Commissione e che sarà discusso oggi in Aula. Dall’accelerazione del governo sull’erogazione dei fondi Pnrr ai soggetti attuatori dei progetti, fino al ravvedimento speciale per chi aderisce al concordato.

Pnrr: pagamenti entro 30 giorni

Con un emendamento presentato dal governo, si accelera sui pagamenti del Pnrr. Un’importante semplificazione dell’iter di erogazione delle risorse destinate al finanziamento degli interventi del Pnrr. Da adesso tutti i trasferimenti relativi a fondi successivi all’anticipazione, fino al limite cumulativo del 90% della dotazione finanziaria complessiva di ciascun intervento, dovranno essere erogati dalle Amministrazioni centrali, titolari delle misure, entro 30 giorni dall’acquisizione delle relative richieste di erogazione.

Nel limite cumulativo del 90% si dovranno ritenere comprese anche le anticipazioni eventualmente già erogate agli Enti richiedenti. Nel momento di presentazione della richiesta di erogazione, i soggetti attuatori dovranno attestare l’ammontare delle spese risultanti dagli stati di avanzamento degli interventi, nonché l’avvenuto espletamento di controlli di competenza, compresi quelli specificatamente riguardanti il Pnrr.

Arriva il ravvedimento speciale per chi aderisce al concordato

Un’altra novità importante, introdotta con il Dl Omnibus, è quella relativa al ravvedimento speciale per chi aderisce al concordato. Si prevede, infatti, la possibilità di un ravvedimento speciale per il 2018-2022, con un’imposta sostitutiva dell’Irpef parametrata al livello di affidabilità fiscale e un’imposta sostitutiva dell’Irap al 3,9%. Inoltre, c’è più tempo per i controlli per chi decade: un anno in più (fino al 31 dicembre 2025) per chi aderisce solo al concordato preventivo, e tre anni (fino al 31 dicembre 2027) per chi aderisce al ravvedimento.